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Cronaca

Gestione rifiuti, controlli Arpat: verifiche in 34 aziende nel 2019, in 20 presentavano irregolarità

I sopralluoghi presso gli impianti sono stati 42. Applicate 16 sanzioni amministrative ed effettuate 17 'Comunicazioni di Notizia di Reato'

In provincia di Pisa sono in esercizio circa 240 impianti di gestione di rifiuti, sottoposti al rispetto di quanto previsto dal Testo unico ambientale, e 24 di questi sono soggetti anche agli adempimenti relativi all’Autorizzazione integrata ambientale. Nel corso del 2019 l'Arpat di Pisa ha effettuato 42 sopralluoghi presso 34 aziende di gestione o produzione di rifiuti: i controlli hanno evidenziato irregolarità di vario tipo per 20 aziende.

A seconda della gravità della situazione rilevata sono state elevate sanzioni amministrative e/o penali. In quest'ultimo caso si tratta di 'Comunicazioni di Notizia di Reato' (CNR) all'autorità giudiziaria e si possono configurare due situazioni: avviso ed attivazione di una procedura di estinzione del reato, con redazione di verbale di prescrizioni proposte tecnicamente da Arpat; avviso senza attivazione della procedura e senza verbale con prescrizioni.

Le irregolarità più comunemente riscontrate, a seguito delle quali si applicano sanzioni amministrative, sono state: incompleta compilazione formulari (FIR); mancata registrazione dei formulari sul registro di carico-scarico rifiuti nei tempi dovuti. Per quanto riguarda invece le sanzioni penali in materia di gestione dei rifiuti, le irregolarità sono: deposito incontrollato di rifiuti; inosservanza prescrizioni contenute nell'atto autorizzativo; operazioni recupero rifiuti in mancanza di relativa autorizzazione; inosservanza prescrizioni/condizioni richieste per l'iscrizione al 'Registro delle imprese che effettuano attività di recupero rifiuti'; combustione rifiuti posti in deposito incontrollato.

Nel caso degli impianti controllati nel territorio pisano sono state applicate 16 sanzioni amministrative ed effettuate 17 CNR. All'interno di queste ultime sono state disposte 6 prescrizioni.

I risultati di tutti i controlli sono stati prontamente segnalati alla Regione Toscana, in qualità di Autorità Competente al rilascio del provvedimento dei vari atti autorizzativi (AUA, AIA) e, nel caso, all’autorità giudiziaria.

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