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Cronaca Centro Storico / Via Massimo D'Azeglio, 14

Filippeschi a Fini: "La Domus centro studi sulla democrazia"

Durante la visita alla casa di Mazzini, il primo cittadino Filippeschi ha chiesto un aiuto al Governo e al Parlamento affinchè sia ulteriormente valorizzato il grande patrimonio della Domus

Una lunga passeggiata nella città della Torre per il presidente della Camera Gianfranco Fini che prima ha visitato la restaurata Domus Mazziniana, già apprezzata dal capo dello Stato Giorgio Napolitano durante la sua giornata pisana dello scorso 20 ottobre, poi ha ammirato le bellezze di Piazza dei Miracoli, prima di dirigersi verso il cantiere del Porto di Marina e chiudere il suo "giro" alla Scuola Normale Superiore.

Durante il tour nella casa di Giuseppe Mazzini, in occasione del 60° anniversario della sua inaugurazione, avvenuta nel 1952 per mano dell'allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi, il sindaco Marco Filippeschi ha espresso la volontà che la Domus diventi un centro studi sulla democrazia. "La Domus Mazziniana - ha sottolineato Filippeschi - è uno dei simboli più importanti del Risorgimento italiano e quindi Memoriale Mazzini e biblioteca rappresentano un punto di riferimento per dare vitalità alla storia del Risorgimento e per gli studi mazziniani. Questo è il luogo dove riproporre il messaggio di Mazzini: rivoluzione nazionale per unire l'Italia, impegno instancabile, culturale, politico, per la giustizia sociale ed etica del dovere, orizzonti europei di un progetto di trasformazione a cui dedicare la vita, che ha al suo centro un nuovo umanesimo, una speciale spiritualità e un'idea di democrazia. Così è nata l'idea di affiancare e legare alla Domus un Centro internazionale di studi sulle democrazie, promosso da enti locali, Regione Toscana e dalle nostre università, come sede di confronto di alto livello sulla questione scottante e decisiva del futuro della democrazia". Infine Filippeschi ha chiesto "al Governo e al Parlamento che sia fatto uno sforzo, pur limitato che sia, per aiutare la Domus Mazziniana a mettere a frutto questo grande patrimonio".

"Talento e motivazione per rilanciare l'Italia" è invece il messaggio che il presidente della Camera Gianfranco Fini ha voluto lanciare dalla Scuola Normale Superiore. "Bisognerebbe cambiarle l'aggettivo che la designa perché questa Scuola, di Normale, ha bene poco - ha detto durante il suo intervento dopo che il direttore Fabio Beltram aveva tracciato un quadro generale dell'attività didattica e di ricerca dell'istituto - in un momento in cui il Paese fa fatica a presentare nel mondo le proprie eccellenze, è molto importante che ci sia una realtà come la Normale con così alti meriti. Le due caratteristiche su cui si fonda la Scuola, e cioé talento e motivazione, dovrebbero essere le caratteristiche su cui il Paese pone le basi per il proprio rilancio". A Gianfranco Fini sono stati mostrati anche alcuni documenti dall'archivio della Normale, come la lettera originale di Machiavelli ad Alamanno Salviati del 1509 che illustrava le possibili conseguenze per Firenze dell'assedio di Padova da parte dell'Imperatore Massimiliano D'Asburgo e la prova di ammissione di Enrico Fermi alla Scuola Normale del 1918. (fonte Ansa)
 

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