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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro Storico

Giorno della Memoria: medaglia d'onore ai familiari dei deportati

E' stata celebrata anche a Pisa, a Palazzo Gambacorti, la giornata della memoria. "Non dobbiamo dimenticare la lezione del passato e trasmetterla ai giovani" ha detto il prefetto Francesco Tagliente

Si è svolta ieri mattina a Palazzo Gambacorti, la celebrazione Ufficiale del 'Giorno della Memoria' alla presenza del prefetto di Pisa Francesco Tagliente, del sindaco Marco Filippeschi , del presidente della Provincia Andrea Pieroni e delle più alte cariche istituzionali della provincia e delle associazioni degli ex internati e deportati nei campi di sterminio.

Durante la  cerimonia il prefetto ha consegnato la medaglia d’onore ai familiari di Felici Teodolindo e Marino Morelli, che , come tantissimi altri connazionali,  furono deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.

Il prefetto Tagliente pronunciando il suo discorso ha detto che "Le motivazioni che stanno alla base dell’istituzione di questa ricorrenza devono essere tenute sempre ben presenti, nella consapevolezza della responsabilità che abbiamo, come comunità civile, di non dimenticare, neanche per un momento, la lezione che proviene dal passato e di doverla trasmettere ai giovani" aggiungendo che "deve essere un ammonimento a fare tutto ciò che possiamo e dobbiamo perché il passato non si riproponga, né ora né per le generazioni future". 

Rivolgendosi poi ai giovani il prefetto ha aggiunto: "Siete il futuro, dovete costruirlo nella memoria di quanti sono morti e hanno sofferto a causa del sonno della ragione, che ha generato le malvagità del XX secolo; nella memoria di quanti hanno vissuto e si sono impegnati affinché la ragione vigile facesse nascere forme di convivenza in cui l’uomo è un fine in sé stesso; nella memoria, quindi, dei nostri padri costituenti e di quel meraviglioso baluardo di civiltà che è la nostra Costituzione repubblicana, frutto dell’incontro di molteplici visioni del mondo, a volte inconciliabili, ma tese a fare in modo che ogni essere umano possa vedere riconosciuti la dignità e i diritti che, in quanto tale, gli spettano". Poi concludendo l'intervento ha aggiunto che "Le esperienze vissute dai giovani di allora, raccontate ai ragazzi di oggi, devono trasmettere loro questo messaggio: non permettiamo che accada più!”.

"Pisa realizzerà un segno permanente contro il nazismo e ogni forma di discriminazione razziale" ha detto il sindaco Marco Filippeschi durante le celebrazioni del Giorno della memoria. "Proporrò - ha aggiunto - che in città si realizzi qualcosa che per sempre ricordi l'assassinio dei due lavoratori senegalesi uccisi poco più di un anno fa a Firenze e la strage di Utoya, l'isola della Norvegia dove nel luglio del 2011 hanno perso la vita 77 ragazzi per mano di un estremista neonazista e cercheremo anche una relazione con il piccolo centro norvegese mettendo a disposizione la storia e la visibilità di Pisa, perché ciò che è accaduto non sia mai dimenticato. Infine, sosterremo la proposta di legge per introdurre il reato di negazionismo dell'Olocausto".

Secondo Filippeschi ci sono ancora "segnali preoccupanti che cogliamo pure nella cronaca di questi giorni, mentre su internet sono molti i siti neofascisti, neonazisti e più subdolamente negazionisti: ho letto con raccapriccio parole che minimizzano la pericolosità di certi gruppi, magari per raccattare qualche voto in una competizione elettorale". "Si tratta - ha concluso - di parole irresponsabili che, sommate alla virulenza dei messaggi, alla violenza delle parole e al becero populismo, creano l'humus per la crescita dei comportamenti violenti e razzisti".
 

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