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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Fauglia

Fauglia, disabile 'bloccato' dalla ghiaia del vialetto: un intero paese si mobilita per aiutarlo

Giuseppe Sagone, da circa un anno sulla sedia a rotelle dopo un incidente stradale, ha potuto acquistare una terza ruota da applicare alla sua carrozzina così da poter muoversi liberamente. Rimangono difficili però le condizioni economiche della sua famiglia

Era 'prigioniero' da mesi a causa di un vialetto di ghiaia e aveva rifiutato la costosa carrozzina che la Asl gli avrebbe garantito. Grazie alla solidarietà ha comprato il congegno inventato da un altro disabile, meno costoso, ma non riconosciuto dal servizio sanitario.

Fino a qualche giorno fa la sua situazione sembrava disperata. Ma la vicinanza di un'intera comunità, quella di Fauglia, era già scattata. Giuseppe Sagone, 46 anni, meccanico, da circa un anno in carrozzina dopo un incidente di motocicletta che lo ha privato dell'uso delle gambe, è tornato a sorridere. Almeno un po'. E' riuscito, infatti, a comperarsi il Triride, invenzione di Gianni Conte da San Marino, ovvero una ruota elettrica supplementare che ha già applicato alla sua carrozzina.

"Lo pagherò a rate, ma intanto viaggio su tre ruote e almeno posso uscire di casa, superando il vialetto di ghiaia che mi fermava" spiega Sagone che da lunghi mesi era bloccato nella sua abitazione della piccola frazione di Luciana e dipendeva, per 24 ore al giorno, da sua moglie Annalisa. "La mia ricchezza sono gli amici e mia suocera, che sta gestendo mio figlio Mirko di 2 anni, in attesa che entri all'asilo. Ora, grazie al Triride, posso uscire all'aperto con mia moglie Annalisa e mio figlio contemporaneamente, cosa impossibile prima in quanto mia moglie poteva gestirci solo uno alla volta. Da meccanico dico che questo ausilio è fatto benissimo, è pratico, leggero e facile da montare e dà ben 50 chilometri di autonomia al giorno".

Il Triride, che l'Asl 5 di Pisa non garantiva a Sagone in quanto ausilio non previsto dalle convenzioni (la Asl avrebbe invece 'passato' una sedia a rotelle elettrica da 6mila euro e 106 chili di peso, del tutto inutile per le esigenze del paraplegico) ha un costo di 2.900 euro e pesa appena 11 chili. Dopo l'incidente dell'aprile dello scorso anno, Sagone ha dovuto giocoforza lasciare il lavoro all'officina meccanica di Livorno, dove era socio: "Non potendo lavorare su auto e moto con la solita efficienza e spostarmi nell'officina come prima, non riuscivo più a produrre. Ho guardato in faccia il mio socio e ho mollato".

La disabilità fa aumentare le spese, i soldi mancano e anche sua moglie viene messa in cassa integrazione 'a rotazione'. Le donazioni, arrivate da più parti, sono una piccola manna per tamponare l'emergenza.
Il presidente dell'associazione socio culturale Grifon d'Oro, Angelo Massei, ha consegnato 900 euro alla famiglia Sagone, la Fratres 100 euro e il Comitato culturale di Luciana, che ha organizzato un pranzo e una lotteria, ha messo insieme 3mila euro. Anche il sindaco di Fauglia, Carlo Carli, ha fatto visita al paraplegico. Da Livorno, altre persone vorrebbero ora aiutarlo. A destare maggiore preoccupazione è infatti la situazione economica della famiglia Sagone, che sopravvive con l'aiuto di parenti e amici. Con l'invalidità e l'accompagnamento, più lo stipendio 'a rischio' della moglie, si sfiorano i 2mila euro, ma c'è da pagare un mutuo per la casa da 700 euro al mese e il figlio da crescere. Poi ci sono da fare diversi lavori, con una certa urgenza. "Devo sistemare la nostra abitazione alle mie nuove esigenze di mobilità - afferma Sagone - in particolare c'è da rifare il bagno e tutti i percorsi interni ed esterni alla casa, per muovermi liberamente e pesare meno sulle spalle della mia famiglia". (Agenzia Dire)



 

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