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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Guerra in Siria: passa da Pisa il dialogo per aiutare i territori in crisi

Tavolo di lavoro in città del programma 'Municipi senza frontiere' dell'Anci su 'Il ruolo delle municipalità italiane per la pace del Kurdistan iracheno e siriano'

Vicini al settimo anno dall’inizio della guerra civile in Siria, Palazzo Gambacorti rilancia il dialogo sulla pace nella regione mediorientale, zona che sta vivendo proprio in questi giorni una delle fasi più critiche della sua storia. L’assedio di Goutha Est nell’area di Damasco da parte delle forze del regime e l’inasprimento dei bombardamenti turchi su Afrin al confine settentrionale del Paese segnano una crisi umanitaria di proporzioni inaudite che ad oggi conta più di 400 milavittime e oltre 6 milioni di sfollati interni, secondo i dati riportati da OCHA.

La giornata di venerdì 16 marzo organizzata a Palazzo Gambacorti da 'Municipi senza frontiere' su 'Il ruolo delle municipalità italiane per la pace del Kurdistan iracheno e siriano' ha portato all’attenzione della cittadinanza pisana realtà lontane tra loro, ma accomunate dalla stessa richiesta di pace. Molti sono stati gli interventi che hanno contribuito a rendere questo tavolo un momento importante di condivisione e sensibilizzazione del territorio, sul "ruolo fondamentale che la democrazia partecipativa dal basso riveste nella costruzione di società stabili e pacifiche, neutralizzando le minacce di derive integraliste" dice Antonio Ragonesi, responsabile per Anci del Programma 'Municipi senza Frontiere', che sta avviando le attività in sostegno delle municipalità locali nelle regioni settentrionali irachene e siriane. Un progetto articolato di attività che vedono il coinvolgimento dei Comuni Italiani nello scambio di expertise e know how con i municipi target in settori di eccellenza tecnica delle nostre amministrazioni quali le risorse idriche, la protezione civile e il sostegno ad un'accademia di formazione per amministratori.

In collegamento da Baghdad, l’ambasciatore italiano in Iraq Bruno Antonio Pasquino ha inoltre definito "l’incremento della governance locale come uno strumento importante di ricostruzione e di peacebuilding in territori dove la distruzione bellica ha profondamente inciso sul tessuto sociale e dove le iniziative come questa rivolte alle comunità locali permetto di far riemergere energie e legami sepolti dalla guerra avviando la ricostruzione di un Paese unito e stabile in tutte le sue componenti, soprattutto senza dimenticare il fondamentale ruolo delle donne".

Dalle parole della presidente di 'Un Ponte Per..' Martina Pignatti Morano sull’importanza di qualunque atto di amicizia fra città del mondo come un atto di protezione soprattutto di vite umane, ai contributi dei rappresentanti della Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia, dell’Associazione culturale Kurdistan, della Tavola di Pace di Pontedera e dell’Unione dei Comuni della Valdera, il tavolo dei lavori si è chiuso con l’intervento dell’assessore Maria Luisa Chiofalo a sancire "l’impegno dell’amministrazione comunale nel portare a termine il patto di amicizia con la città siriana di Derik e ad inserirsi nell’attività progettuale di Anci mettendo a disposizione la propria expertise locale nel settore della protezione civile e della pianificazione urbana: un lavoro di qualità ma anche e soprattutto di grande valore politico locale e internazionale. Impegno concreto a cui si affianca un’azione decisa anche nelle sedi Anci per promuovere iniziative politiche di sostegno alle popolazioni vittime della crisi in atto in Siria e da ultimo con la escalation turca sulle località della provincia di Afrin".

A chiudere i lavori, le parole del sindaco Marco Filippeschi: "Pisa riconosce l’importanza della propria partecipazione a un progetto che riscopre la tradizione transfrontaliera di Pisa e inaugura un’azione rivolta al dialogo, alla pace e alla crescita condivisa, valore aggiunto anche per la realtà italiana".

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