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Cronaca

Il circolo Pd di Cascina boccia la richiesta di riapertura di Corso Matteotti

La posizione del Circolo PD Cascina circa la proposta, fatta dall'associazione dei commercianti, di riapertura al traffico di Corso Matteotti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Viste le recenti dichiarazioni della nuova direzione del CCN di Cascina a riguardo della riapertura di Corso Matteotti al traffico veicolare, come Circolo PD di Cascina sentiamo la necessità di esprimere la nostra posizione.

La chiusura del corso è stata oggetto dell'approvazione popolare in quanto inserita nel programma elettorale dell'ex sindaco Franceschini, non si tratta quindi di una scelta impopolare calata dall'alto, ma di una scelta approvata dalla maggioranza dei cascinesi. Una scelta che a qualche anno di distanza è ancora molto apprezzata.

Non crediamo che la crisi del commercio sia legata alla pedonalizzazione del centro e che la riapertura al traffico possa portare benefici, la crisi c'è ed è generale, non è un'anomalia locale. Se il problema fosse la mancanza di traffico non si spiegherebbero quelle attività che col corso chiuso continuano a fare affari come e forse più di prima.

A nostro giudizio il problema principale del centro storico non sono né i parcheggi, che a Cascina a differenza di altri luoghi sono gratuiti, né il corso chiuso, né la segnaletica forse perfettibile, il problema è la mancanza di negozi e quindi di attrattiva: chi compra qua lo fa a colpo sicuro, è già cliente e sa quel che può trovare, chi cerca qualcosa di nuovo o particolare va altrove dove l'offerta commerciale è maggiore ed è quindi maggiore la possibilità di soddisfare il proprio bisogno.

Questo è un circolo vizioso che disincentiva nuove aperture e manda in crisi quelle presenti, occorre quindi dare un taglio netto e, a nostro giudizio, è possibile farlo solo con una riduzione delle richieste di affitto dei locali. Nuove aperture aumenterebbero l'offerta e attirerebbero più clienti, quindi altre attività sarebbero invogliate ad aprire e così via, ne trarrebbero vantaggio i residenti, i commercianti ed i proprietari dei fondi.

Auspichiamo quindi che non si facciano passi indietro, cioè che il corso rimanga pedonale, e che si instauri un dialogo costruttivo tra le varie parti in modo da favorire l'insediamento di nuove attività e il mantenimento di quelle già presenti.

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