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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Il console americano in visita al Dea di Cisanello

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Il console degli Stati Uniti d’America, Scott A. Sternberg, accompagnato dal vice-console Baylor M. Duncan e dagli assistenti, ha fatto visita martedì 24 febbraio al Dea-Dipartimento di emergenza-accettazione dell’ospedale di Cisanello, accolto dalla direzione aziendale e da tutto lo staff sanitario che opera all’interno dell’Edificio 31. Scopo della visita, il desiderio di conoscere le modalità operative di un grande Hub dell’emergenza-urgenza qual è il Dea di Cisanello per tutta l’area vasta nord-ovest, con circa 90mila accessi annuali fra cui politraumi altamente critici e grandi ustionati. Ad accogliere la delegazione anche il generale Maurizio Salvadorini dell’Aeronautica militare, responsabile della piazzola per l’atterraggio dell’elisoccorso del 118 Pegaso (nella foto di gruppo la delegazione sul tetto del Dea), attiva da ormai un anno e che ha avuto un peso determinante nell’incremento della centralizzazione a Pisa dei pazienti critici. La visita è cominciata dalla sala di attesa, dove è stato illustrato il sistema di triage, ossia l’attribuzione – da parte di personale infermieristico specializzato - del codice di gravità dei pazienti in entrata, il percorso barellati per i codici rossi e la riorganizzazione delle postazioni di visita in cellule con più posti letto presidiati, entrata in vigore a fine estate – unitamente all’assunzione di nuovi medici e infermieri - per migliorare l’accoglienza e soprattutto i tempi di attesa in barella. I visitatori si sono mostrati molto interessati alla cosiddetta “zona rossa” e hanno fatto domande specifiche sulla preparazione della struttura ad affrontare eventuali maxiemergenze. Così è stato loro spiegato come il Dea di Pisa sia in grado di trattare in contemporanea 7 codici rossi e 10 gialli, insieme a una ventina di verdi, senza che i percorsi assistenziali si intersechino mai salvo che per la radiodiagnostica, che però è dotata di attrezzature pesanti sempre in numero doppio (Tac, risonanze e angiografi). Gli americani hanno voluto visitare anche la terapia intensiva e chiesto informazioni sull’organizzazione dell’ospedale in caso di sospetto di virus ebola. Hanno quindi appreso come anche a Cisanello, come negli altri ospedali italiani, siano stati individuati gli appositi spazi di isolamento, sia al Dea che nell’Unità operativa di Malattie infettive, con la formazione del personale sanitario e la dotazione di tutta l’attrezzatura idonea inviata dal Ministero. Una volta sulla piazzola dell’elisoccorso, la delegazione ha ammirato il paesaggio circostante e ha preso visione dell’area dove sorgerà la parte nuova dell’ospedale, ancora da costruire e per la quale è stata bandita la gara di appalto per l’aggiudicazione dei lavori.

La visita è terminata con parole di vivo apprezzamento per l’elevata dotazione tecnologica presente al Dea, per l’integrazione in un unico spazio di tutte le specialità connesse all’emergenza-urgenza e per il modello organizzativo di cura che ne fa un polo di riferimento per l’area critica di tutto il bacino della toscana costiera.

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