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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Il punto sulla sicurezza di Ugl Polizia di Stato: "Si costituisca un CIE in Toscana"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

“Oltre le promesse occorrono i fatti, perché a Pisa ci sono più furti che a Napoli e quasi come a Roma” queste le parole del direttore di Confcommercio Pieragnoli in tema di sicurezza e microcriminalità all’indomani della visita a Pisa (gennaio 2018) del Ministro dell’Interno Minniti, nella cui circostanza promise un aumento di organico delle Forze di Polizia. Dispiace deludere i cittadini pisani che hanno a cuore la sicurezza della città - afferma Lorenzo Cardogna Segretario Provinciale dell’UGL FSP Polizia di Stato di Pisa - ma i fatti, richiamati da Pieragnoli, purtroppo confermano, al momento, una non adeguata attenzione del Ministro dell’Interno nei confronti degli organici insufficienti della Polizia di Stato di Pisa.

Se Pisa è la seconda città toscana, dopo Firenze, per numero di furti e se Firenze riceve le giuste attenzioni per le assegnazioni di personale – continua Cardogna - non possiamo dire altrettanto per Pisa. Infatti, la scorsa settimana alla Questura di Firenze sono stati destinati 52 Vice Ispettori a conclusione del 9° corso di formazione, mentre la Questura di Pisa, oltre a non essere destinataria di alcuna unità, ha perso due colleghi vincitori di concorso trasferiti ad altra sede.

Dal Dipartimento di P.S. abbiamo appreso, inoltre, che entro febbraio 2019 il saldo dei colleghi che verranno assegnati alla Questura di Pisa, rispetto a quelli in uscita trasferiti ad altra sede, dovrebbe segnare un più 8 unità. Tuttavia questi dati, da quel che sembra di capire, non tengono in considerazione il numero significativo di pensionamenti che nel frattempo si prevedono, molto probabilmente superiori ad 8.

L’inadeguatezza dell’organico rappresenta un problema rilevante per il locale sistema sicurezza – prosegue Cardogna – ma soprattutto i cittadini dovrebbero sapere che, ora come ora, la cosa più importante e necessaria che adesso manca è la certezza della pena. Basti pensare alla cronaca degli ultimi giorni, ai casi della donna macedone che evade dai domiciliari pizzicata a rubare vestiti in centro e del 21enne gambiano destinatario dell’obbligo di firma, inflitto per la commissione di un furto, tornato a rubare dopo poche ore.

Inoltre in toscana – conclude Cardogna - non abbiamo un CIE, uno strumento indispensabile per gestire la fase di espulsione degli stranieri che delinquono e i poliziotti, sono costretti ad effettuare viaggi in auto, di alcune decine di ore, per accompagnare gli stranieri presso CIE ubicati in altre regioni. Una situazione antieconomica e con gravi rischi per la sicurezza dei poliziotti e degli stranieri. La scorsa settimana un nostro collega, a cui va la nostra solidarietà, è stato ferito da uno straniero durante le fasi di accompagnamento al CIE di Bari. Auspichiamo, sull’aspetto della costituzione di un CIE in toscana, risposte in tempi rapidi da parte della politica.

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