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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Imbrattamenti per l'8 marzo, gesto condannato: "Le responsabili vengano denunciate"

Il sindaco di Pisa Michele Conti annuncia che le immagini delle videocamere hanno ripreso i responsabili. Per il Pd le scritte sono "un segno di inciviltà"

Molte vie del centro storico di Pisa si sono trovate stamani, 8 marzo, riempite di scritte di lotta femminista, un gesto che a molti cittadini, viste le reazioni sui social network, non è piaciuto. L'episodio è stato condannato anche dal sindaco Michele Conti, che in un post ha prima celebrato la Festa della Donna, poi ha affrontato l'atto vandalico.

"Questo è un 8 marzo che cade in un clima particolare - ha scritto il sindaco - durante un'emergenza sanitaria nazionale. Il mio pensiero va alle donne che lavorano, in particolare a quelle del sistema sanitario: dottoresse, infermiere, operatrici socio-sanitarie che in queste ore e in queste settimane sono impegnate con professionalità e dedizione a garantire la salute di tutti noi. Un pensiero a tutte le mamme che fanno molti sacrifici per coniugare il lavoro alla famiglia, specialmente in questi giorni che i bambini non possono andare a scuola. Sono donne tante delle colonne portanti della nostra società, ma ancora molta strada è ancora da fare per vederle nella posizione che meritano".

"Purtroppo a Pisa stanotte - ha proseguito Conti - alcune donne si sono distinte per aver compiuto atti vandalici, in spregio alla città e al senso di comunità che dovrebbe essere ancora più spiccato in questi momenti. Non credo neanche che le donne si sentano rappresentate dalle autrici di questi gesti, né credo facciano bene alla causa che vorrebbero sostenere, dando un esempio così negativo con azioni irritanti e prepotenti. Spero che i responsabili di questi gesti, già individuati dalle telecamere di sicurezza in città, siano denunciati e costretti a ripagare di tasca propria la pulizia degli immobili, alcuni di pregio storico, che hanno tentato di rovinare. Su questo faremo certamente la nostra parte".

Anche il gruppo consiliare del Partito Democratico ha tributato un ricordo alla ricorrenza e condannato gli imbrattamenti. "Noi siamo per combattere sempre e comunque ogni sopruso - si legge in una nota - ogni violenza, ogni discriminazione che si annida nella nostra comunità, originate dalla misoginia di persone paladine dei funzionamenti patriarcali. Purtroppo le recenti evoluzioni non ci permettono di discutere di persona di questi temi fondamentali per lo sviluppo dell’economia e delle comunità, nei tanti eventi organizzati per l’8 marzo, a partire da quanto sia forte e centrale il lavoro delle tante donne che in tutti i campi hanno affidato all’eccellenza il nostro Paese".

"Le scritte apparse stamani sui muri della nostra città sono un segno di inciviltà e sono da condannare fortemente; queste danno purtroppo spunto per un’altra riflessione. Chiunque le abbia fatte non ha valutato - o forse lo ha fatto - che ripristinare quei beni comuni comporterà l’uso di risorse, in termini di lavoro e finanziarie. I beni comuni sono il luogo dei diritti, il luogo dove vive la nostra democrazia e sono caratterizzati dal fatto che non sono di nessuno: sono di tutti. Come donne e uomini impegnate ogni giorno per l’affermazione della totale uguaglianza di diritti e per dare pieno valore alle differenze di genere, lavoriamo perché i beni pubblici appartengano a tutte e tutti e dunque siamo fermamente contrari ad ogni azione che possa danneggiarli come ad ogni comportamento che colpisca ogni singola persona nei suoi diritti.

Conclude il Pd: "Continueremo a portare avanti la battaglia femminista per la libertà di ogni donna e delle donne, il contrasto alla cultura misogina e della violenza di genere, per dare attuazione alla parità salariale e di rappresentanza. I diritti hanno bisogno di essere nutriti con cura quotidiana e impegno comune e condiviso, ma non con chi prova ad affossare o indebolire una battaglia giusta con tali gesti. In queste ore, seppur non possiamo scendere in piazza, dobbiamo comunque alzare la voce per la libertà e i diritti delle donne".

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