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Cronaca

Santa Maria a Monte, impianto biogas: il comitato si ritrova in Provincia

Il prossimo 25 giugno è in programma la conferenza dei servizi per decidere sulla costruzione del tanto contestato impianto. Il comitato: "Il sindaco tiene i cittadini all'oscuro di tutto"

Sta organizzando un presidio davanti alla sede della Provincia di Pisa il Comitato tutela salute e ambiente di San Donato per esprimere ancora una volta tutta la propria contrarietà alla costruzione dell'impianto a biogas previsto nella frazione di Santa Maria a Monte. L'appuntamento è per il prossimo 25 giugno, ovvero il giorno in cui è stata convocata in Provincia la conferenza dei servizi che dovrà esprimersi sul progetto presentato dalla Prati Bioenergia.

Il comitato ritiene la zona oggetto del progetto ad alta pericolosità idraulica appellandosi alla legge regionale che disciplina il piano per l'assetto idrogeologico (PAI); lo stesso comitato sottolinea come la legge regionale indichi digestori alti al massimo 3 metri, mentre il progetto dell'impianto di San Donato ne prevede uno alto 15.

Intanto il sindaco di Santa Maria a Monte David Turini, sottolineando che il soggetto privato ha adeguato il progetto a tutte le prescrizioni presentate dal Comune nel marzo scorso e alla linee guida della futura legge regionale sugli impianti a biogas e biomasse, ha annunciato un ridimensionamento dell'impianto da 3 a 1,8 ettari con uno spostamento delle “trincee” di stoccaggio nella nuova zona industriale di Ponticelli (Pip), la riduzione del volume di traffico intorno all’impianto, l' abbassamento delle altezze dei digestori e il passaggio dei mezzi adibiti al trasporto del materiale solo nei giorni feriali.

Rispetto all'annuncio del primo cittadino, il comitato è però molto critico: "Ci chiediamo ancora una volta se il sindaco David Turini abbia letto le integrazioni al progetto o sia rimasto abbagliato dalla proposta di guadagno per il Comune con la vendita dei terreni del PIP. Ancora una volta si prendono in giro i cittadini. Il nostro sindaco, visto che ha speso così tanto tempo per concertare con il proponente, avrebbe anche potuto organizzare un'assemblea a San Donato per spiegare i nuovi sviluppi, ma la trasparenza, da lui tanto sbandierata, è inesistente: si preferisce tenere il cittadino all'oscuro di tutto".
 

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