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Cronaca Peccioli

Energie rinnovabili e Università: al CUS si sperimenta ThermeX, un impianto solare innovativo

Il sistema è stato sviluppato da una start up tecnologica in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria civile e industriale

A partire da agosto, presso l’area sportiva universitaria del CUS di Pisa, è stato installato un impianto sperimentale per lo studio di un sistema solare di nuova concezione, con soluzioni tecniche innovative e semplicità costruttiva, che lo rendono economico e molto efficiente. Il sistema a concentrazione ThermeX, dotato di specchi lineari Fresnel, è stato sviluppato dall’azienda Glayx Tech, una start-up fondata da tre giovani ingegneri laureati presso l’Università di Pisa, che si occupa dello sviluppo di tecnologie innovative.

Le prospettive di diffusione del sistema ThermeX sono estremamente promettenti per il notevole risparmio di combustibili fossili e per la facilità di integrazione in impianti esistenti. Il concentratore ThermeX è stato cofinanziato nell’ambito del POR FESR 2007-2013 della Regione Molise e realizzato in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria civile e industriale (DICI) dell’Università di Pisa sotto la responsabilità scientifica di Roberto Gabbrielli, ricercatore dell’Ateneo che da circa due anni sta collaborando con l’azienda nello sviluppo del sistema solare.

ThermeX è uno dei pochi esemplari al mondo basato su questa tecnologia: potendo utilizzare fluidi estremamente diversi come acqua, vapore, olio diatermico, aria, trova ampia applicazione nella produzione di calore per processi industriali, nella refrigerazione domestica e industriale (solar cooling), nella dissalazione e potabilizzazione di acqua salmastra e nella produzione di energia elettrica. Il principio di funzionamento è basato sulla riflessione tramite specchi piani lineari dei raggi solari su un tubo assorbitore all’interno del quale scorre un fluido. Gli specchi sono azionati per inseguire istante per istante il movimento apparente del sole nel cielo. Utilizzando rapporti di concentrazione della radiazione solare superiori a 70, è possibile riscaldare fluidi ad alta temperatura, anche fino a 300°C.

Il sistema installato al Cus è un impianto modulare ad acqua surriscaldata a 180°C e 20 bar, con un’area riflettente netta di 37,5 m2 e potenzialità termica di 25 kW di picco, in grado di produrre circa 22000 kWh/anno. I test sperimentali, condotti dal Solar Team Lab del dipartimento di Ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni (DESTEC) dell’Università di Pisa, hanno contribuito alla definizione dell’efficienza energetica del concentratore e alla verifica della resistenza all’esposizione alla radiazione solare concentrata.

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