Proprio nel giorno in cui Pietro Leopoldo, oltre 300 anni fa, veniva incoronato a Vienna Imperatore, in suo ricordo questa mattina a Palazzo Reale di lungarno Pacinotti è stato inaugurata la targa che sigilla il suo passato in cttà. Nel palazzo, oggi museo nazionale, il 30 novembre del 1786 Leopoldo firmò l'atto con il quale vennero abolite nel Granducato di Toscana, per la prima volta al mondo, la pena di morte e la pratica della tortura.

La cerimonia è stata introdotta da Stafano Casciu, direttore del Polo Museale della Toscana, che ha ricordato come "questo museo racchiude anche molto della memoria e dell'identità di questa città”. Presente il presidente del Consiglio Comunale Ranieri Del Torto, uno dei promotori dell'iniziativa: "Noi pisani dobbiamo essere orgogliosi che proprio qui a Pisa Pietro Leopoldo ha firmato questo atto che tanta importanza ha avuto poi per il progresso dell’intero genere umano".

Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio della Regione Toscana, Eugenio Giani: "Nel mondo, su 200 stati, oltre la metà hanno abolito la pena di morte, mentre circa una cinquantina, di fatto, non la praticano più. Rimangano oltre 50 dove invece, purtroppo, esiste ancora. La lezione di Pietro Leopoldo è quindi, più viva e attuale che mai".

Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi: "Questa lapide è la testimonianza di un evento universale". Alla cerimonia, insieme a tante persone intervenute, erano presenti anche i consiglieri regionali Antonio Mazzeo e Alessandra Nardini, il vicesindaco di Pisa Paolo Ghezzi, il presidente dell'Anpi Bruno Possenti e il vicepresidente del Consiglio Comunale Riccardo Buscemi.