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Cronaca

All'ospedale Cisanello il metabolismo si studia in una stanza

Martedì 16 luglio è stata inaugurata la prima camera metabolica della Toscana all'ospedale Cisanello: servirà per studiare il dispendio energetico in soggetti in condizioni di patologia e di normalità

Sono 10 metri quadrati isolati termicamente, una porta e due finestre a tenuta stagna: nella stanza tutto l'occorrente per poter trascorrere 24 ore in totale comodità. Un letto, una scrivania con la sedia, un angolo toilette, la televisione, quadri appesi alla parete per rendere più accogliente il locale: martedì 16 luglio è stata inaugurata la camera metabolica dell'ospedale Cisanello di Pisa, la prima di questo genere in Toscana e la quarta in tutta Italia. Si tratta di uno strumento innovativo, importato direttamente dagli Stati Uniti (a Phoenix si può trovare la più antica camera metabolica del mondo, risalente al 1982), che consente di studiare il dispendio energetico dei soggetti in condizioni di patologia e di normalità.

La stanza si trova al primo piano dell'Edificio 8, nel reparto di Endocrinologia 1, ed è il frutto della collaborazione interdisciplinare fra la sfera medica, rappresentata da Ferruccio Santini (direttore del Centro Obesità e Lipodistrofie), e l'ambito ingegneristico, rappresentato da Alberto Landi, professore nel Dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell'Università di Pisa. Accanto a queste due figure di coordinamento, un ruolo molto importante lo ha avuto Paolo Piaggi, giovane ricercatore di origine spezzina, laureato in Ingegneria biomedica, che ha trascorso alcuni anni proprio a Phoenix (al National Institute of diabetes and digestive and kidney diseases), prima di rientrare in Italia, richiamato dall'ateneo pisano grazie al programma 'Rita Levi Montalcini'. Piaggi negli Stati Uniti ha effettuato importanti scoperte sui geni che regolano il metabolismo e favoriscono l'obesità, e su queste basi ha costruito il progetto di realizzazione di una camera metabolica nell'ospedale di Cisanello.

La camera metabolica

Il paziente trascorre all'interno della stanza 24 ore, dalle 8 di mattina alle 8 del giorno dopo. Una serie di sensori rileva i parametri vitali della persona, misurandone il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica: queste misurazioni consentono di stabilire il metabolismo basale. Il paziente all'interno del perimetro della stanza può vivere una giornata ideale: guardare la tv, lavorare o rilassarsi al pc portandolo da casa, andare al bagno, lavarsi e consumare i pasti. Questi vengono trasmessi all'interno del locale da un'apposita doppia finestra, ovviamente a tenuta stagna, come quella più grande posizionata sul muro che si affaccia sull'esterno dell'ospedale.

camera metabolica 2 ospedale cisanello endocrinologia

La camera ovviamente può essere utilizzata sia per soggetti in condizioni di normalità, sia da pazienti con patologie collegate al consumo energetico. La permanenza all'interno del locale infatti consente di determinare il metabolismo basale di una persona, ma anche la predisposizione a guadagnare o perdere peso. Tutti i valori registrati attraverso i sensori consentiranno anche di perfezionare le diagnosi dei disordini metabolici, come le lipodistrofie e i disturbi della tiroide, e si potrà studiare anche la risposta metabolica alle terapie per la cura dell'obesità.

"Un altro validissmo ambito di applicazione - sottolinea il professor Santini - sarà anche la medicina dello sport: gli atleti infatti hanno un metabolismo molto particolare". "La collaborazione tra il nostro Dipartimento e l'Aoup – conclude Giuseppe Anastasi, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'informazione – si inquadra nell'operazione, più generale, di mettere ricerca, tecnologie e competenze dell'Information Technology a disposizione di scienziati di aree applicative diverse, in modo da renderle strumenti al servizio della salute e della società".

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