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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Massimo D'Azeglio, 14

Inaugurazione Domus Mazziniana: un museo aperto al pubblico

La Domus, centro di ricerca sul Risorgimento e sul movimento mazziniano, è un nuovo ente pubblico che offrirà a Pisa un ulteriore spazio museale a disposizione di cittadini e associazioni

Stamattina la casa dove Giuseppe Mazzini trascorse i suoi ultimi anni, è stata ufficialmente aperta al pubblico. Recentemente ristrutturata, lo scorso ottobre era stata inaugurata dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rimasto molto colpito dalla facciata, che riporta il giuramento della Giovine Italia.

“Dalle parole ai fatti - ha esordito il sindaco di Pisa Marco Filippeschi in occasione dell’apertura - l’anno di festa per i 150 anni lascia a Pisa  il riordino e la riqualificazione dei nostri luoghi risorgimentali. Avevamo detto che questa operazione sarebbe stata linfa per la città del presente e dell’immediato futuro. Così oggi - ha continuato il primo cittadino - dopo aver festeggiato con il Presidente della Repubblica la fine dei lavori strutturali, facciamo l’inaugurazione, annunciando che la Domus mazziniana è aperta al pubblico”.

La nuova struttura della Domus Mazziniana rientra nel programma di interventi "I luoghi della memoria", promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha previsto il recupero e la valorizzazione di alcuni luoghi particolarmente significativi per la storia nazionale. La Domus Mazziniana è stato l’unico intervento strutturale in Toscana ed è stata riconosciuta tra i siti di spiccato interesse a livello nazionale.

La riqualificazione è stata finalizzata a recuperare il valore simbolico dell’edificio, come luogo delle memoria pubblica nazionale, e ad avvicinare ai temi del Risorgimento il grande pubblico. Un’attenzione particolare è stata dedicata al legame tra Pisa e Domus, anche dal punto di vista visivo, con la facciata che dà su Via D'Azeglio. Il progetto è teso a sensibilizzare, anche in occasione del 150° anniversario, un pubblico non specialistico nei confronti del patrimonio Risorgimentale.

Con la nuova Domus sono stati  recuperati gli spazi museali e la biblioteca, rendendo la struttura maggiormente fruibile al pubblico. Il criterio guida è stato quello di lavorare sulla riorganizzazione degli spazi interni incrementando e ottimizzando la superficie espositiva con il vano scala elicoidale, la sala conferenze e il museo. Sono stati realizzati spazi unitari, demolendo tramezzi e soppalchi precedenti, a favore del museo, della biblioteca e degli spazi a doppia altezza, adatti ad ospitare superfici espositive di notevoli dimensioni. Così dal punto di vista funzionale la nuova Domus è organizzata in due blocchi e divisa in tre spazi principali: area museo, area biblioteca e testata su Via D'Azeglio.

"Voi siete i custodi dell'atto costitutivo del nostro Paese perché conservate il giuramento della Giovine Italia -  ha detto Paolo Peluffo, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla comunicazione e all'editoria, rivolgendosi al sindaco di Pisa Marco Filippeschi - il manoscritto, custodito nell'ultima sala della Domus, è l'atto di volontà. Dal giorno dell'inaugurazione, avvenuta alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano - ha proseguito Peluffo - queste stanze sono state visitate già da circa 700 alunni delle scuole".

"Siamo orgogliosi di essere i custoditi dell'atto di nascita - ha risposto il sindaco Filippeschi -  lavoreremo affinché la memoria diventi presente e futuro dei giovani".

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