Incidente mortale: una grande folla per l'ultimo saluto a Lorenzo
L'intera comunità di Ponsacco si è stretta intorno alla famiglia nel giorno dei funerali di Lorenzo Malacarne, travolto da un'auto mentre viaggiava in sella al suo scooter insieme a Sara Cicciotto
Erano tanti, erano tutti lì. Per lui. Sono arrivati alla spicciolata in una piazza gremita. Abbracci, pacche sulle spalle per farsi coraggio, giovani, giovanissimi, proprio come Lorenzo, strappato alla vita ad appena 18 anni martedì sera nell'incidente stradale in via delle Colline a Pontedera. Uno schianto nel quale è morta anche la sua amica Sara Cicciotto che viaggiava con lui a bordo dello scooter travolto da un'auto.
Centinaia le persone che oggi, sabato 9 luglio, hanno voluto dare l'ultimo saluto a Lorenzo Malacarne, nella chiesa di San Giovanni Evangelista. L'intera comunità di Ponsacco si è stretta intorno alla famiglia del 18enne, composta nel suo dolore senza fine. Una chiesa che non riesce ad accogliere tutti, in molti si fermano fuori, sulla piazza.
"Perchè capitano queste cose? - riflette monsignor Renzo Nencioni nella sua omelia - perchè proprio Lorenzo e la sua carissima amica? Non lo sappiamo, ma ai genitori dico che il loro figlio vive nella pace di Dio. Purtroppo poi dovremo salutare la nostra sorella Sara. Per una comunità sono momenti di dolore, di sconcerto, preghiamo Dio perchè porti un po' di consolazione e di speranza ai nostri cuori".
"Avremmo potuto essere tutti insieme - dice dall'altare una ragazza che fatica a trattenere le lacrime - ne abbiamo passate talmente tante, ma la nostra è un'amicizia che durerà per sempre, perchè tu ci proteggerai come un buon fratello maggiore". E poi un sorriso nel ricordare l'amore incondizionato di Lorenzo per la famiglia, per le sue adorate nonne, tanto che "una sera hai lasciato una festa per andare a cena con i tuoi genitori". Alla fine il pensiero va a "quel maledetto martedì notte, a quel maledetto incidente e a quella corsa in ospedale" e la vita di un ragazzo solare, allegro, disponibile, accogliente, è spezzata per sempre. Un 18enne maturo, impegnato nel sociale e nel volontariato, uno studente fantastico, come ha ricordato la dirigente scolastica del liceo artistico 'Russoli' di Cascina Gabriella Giuliani, che "univa la sua sana educazione ad una vitalità che non poteva passare inosservata. Talento naturale e generoso per il palcoscenico aveva condotto tutti gli spettacoli di fine anno della scuola e l´asta di beneficienza con ironica e genuina intelligenza. Aveva incantato tutti". "Allo stesso tempo - ha proseguito la preside - l'abbiamo conosciuto come studente impegnato e sempre pronto a migliorarsi, nonostante i suoi risultati fossero già ampiamente ottimi. Si leggeva in lui un'educazione antica, vera e autentica, quella che i suoi amatissimi genitori e nonni gli avevano regalato. Una famiglia intorno alla quale ci stringiamo e piangiamo, una famiglia onesta, rispettosa delle persone e delle istituzioni. Lorenzo credeva fortemente nella scuola come promozione personale e sociale. Aveva riposto grandi speranze nel futuro e non era difficile immaginare che avrebbe realizzato molti dei suoi sogni. Ci resta un vuoto incolmabile e l´illusione che nel ricordo possa ancora essere tra noi".
Poi è ancora un amico a parlare a nome dei tanti giovani che riempiono la chiesa con gli occhi rossi e il fazzoletto in mano: "Ci facciamo forza l'uno con l'altro, pensando alla voglia che hai tu di affrontare a piccoli passi le nuove sfide. Dico hai perchè tu sei sempre con noi. Ci hai sempre sostenuto nei momenti no, riuscendo a strapparci un sorriso. Eri il nostro piccolo punto di riferimento, di forza. Prenditi cura della piccola Sara che è lì a farti compagnia. Riposate in pace piccoli angeli".
Sul sagrato un omaggio musicale per Lorenzo, che amava la musica e suonava la tromba, poi tanti palloncini bianchi sono volati in cielo, quasi a voler raggiungere Lorenzo e Sara, legati da una profonda amicizia che li ha fatti restare uniti anche in questa grande tragedia.
