Camp Darby: Pieroni dall'ambasciatore per i licenziamenti
Il presidente della Provincia Andrea Pieroni incontrerà a Roma l'ambasciatore americano David Thorne per affrontare il tema dei licenziamenti a Camp Darby. Si cercherà di trovare delle soluzioni prima del 30 settembre
La Provincia di Pisa continua a mobilitarsi sulla vicenda dei licenziamenti di Camp Darby. A rischio 67 dipendenti italiani che potrebbero perdere il posto di lavoro nella base militare, declassata I licenziamenti scatteranno entro il 30 settembre. Politici e sindacati hanno ancora poco tempo per battersi e trovare delle soluzioni. da guarnigione autonoma a guarnigione satellite di Vicenza.
Oggi il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, insieme al collega della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà, incontrerà a Roma l’ambasciatore americano David Thorne. L'incontro sarà incentrato sui timori dei licenziamenti, già in una lettera risalente a marzo scorso, Pieroni aveva sollecitato il diplomatico ad intervenire sulla sospensione delle procedure di ridimensionamento.
La perdita dei posti di lavoro è il frutto di tagli ai fondi del Pentagono e della conseguente scelta di concentrare la logistica sulla base di Vicenza. I sindacati si sono mobilitati appena saputo delle intenzioni. Sicuramente non si potranno salvare tutti i 67 posti di lavoro, ma almeno si potrebbero diminuire il loro numero con Vicenza. l'adozione di incentivi e lo spostamento volontario dei lavoratori presso la nuova base Dal Molin di
“Mi reco a Roma per approfondire i possibili scenari - spiega Pieroni - l' ambasciatore ha già preso posizione a riguardo, annunciando l’impegno a collaborare con i sindacati per minimizzare l’impatto degli esuberi ed assicurare ai lavoratori il massimo dei benefici possibili, non solo con la ricollocazione nella base vicentina. Vogliamo giungere ad una soluzione rapida e certa perché i tempi dell’entrata in vigore del piano di ridimensionamento sono fissati al 30 settembre. La sinergia con gli enti locali è fondamentale e siamo pronti a mettere in campo i necessari strumenti di tutela dei lavoratori”.