L’impatto della malattia oncologica è sempre un evento devastante, per chi ne è colpito ma anche per tutta la famiglia, nonostante oggi gli avanzamenti della ricerca scientifica e le terapie disponibili offrano orizzonti molto più rassicuranti. Si tratta comunque sempre di un evento che rappresenta uno spartiacque nella vita, nel senso che segna un prima e un poi. Per affrontarlo al meglio alcune persone, grazie a una grande forza di carattere o alla fede, riescono a farcela da sole ma, nella maggior parte dei casi, è necessario un sostegno psicologico e morale da parte di esperti.

A tutto questo, e alle molteplici sfaccettature dell’impatto della malattia sulla vita delle persone, è dedicato un incontro che si terrà a Pisa il 9 settembre, alla Biblioteca del Centro espositivo Sms in via San Michele degli Scalzi (ore 18). 'Perché tocca proprio a me?' il titolo, promosso dalla Fondazione Arco (Onlus nata nel 2004 su iniziativa del professor Alfredo Falcone, per sostenere la ricerca in oncologia). Si tratta di un incontro innovativo nel suo genere, perché riunirà attorno a un tavolo figure multidisciplinari, per offrire strumenti religiosi e spirituali per affrontare in serenità, il più possibile, il faticoso percorso della scoperta della malattia e delle necessarie cure per sconfiggerla.

'La comparsa della malattia nel corso della vita ha un senso? Il viaggio riparte da qui', questo il filo conduttore dell’incontro, al quale parteciperanno rappresentanti delle religioni cattolica, ebraica, buddista e della filosofia. Fra gli ospiti, anche monsignor Giovanni Paolo Benotto, arcivescovo della Diocesi di Pisa, Luciano Caro, della Comunità ebraica di Ferrara, Mohammad Khalil, del Centro culturale islamico di Pisa, il professor Gabriele Piana, della Comunità buddista di Pomaia e il dottor Stefano Perfetti, della Facoltà di Filosofia dell’Università di Pisa. Interverranno anche gli oncologi e psicologi della Fondazione Arco (professor Alfredo Falcone.

Per ulteriori informazioni: fondazionearco.org