Incursione al Job Meeting, attaccati i collettivi: "Contestazione assurda"
L'associazione 'Studenti per le libertà' denuncia l'incursione dei collettivi universitari al Job meeting, definendola una contestazione assurda, perchè creata proprio per avvicinar eil mondo dell'univeristà al lavoro
Ieri un gruppo di giovani appartenenti ai collettivi universitari hanno contestato il Job meeting con striscioni e volantini, definendo l'evento una vera e propria fiera del alvoro precario e sfruttato". I contestatori sono riusciti anche a bloccare, per alcuni minuti, lo stand del DSU Toscana, in solidarietà con le lavoratrici della mensa universitaria e per contestare le politiche di tagli alle borse di studio.
L'incursione all'evento non è stata gradita dall'associazione Studenti per le libertà: "I soliti noti dell’Aula R, insieme con altre sigle che si rifanno alla sinistra radicale - affermano il coordinatore Lorenzo Paladini ed Edordo cioffi - hanno fatto irruzione al Job Meeting contestando l’esistenza stessa di un punto d’incontro tra università e mondo del lavoro".
"In un comunicato pieno di retorica e dai toni sensazionalistici - spiegano - gli occupanti dell’Aula R, accusano i responsabili di aver organizzato una fiera della precarietà per sfruttare giovani laureati. Niente di più sbagliato. Ben vengano iniziative come questa, per collegare sempre più saldamente l’università con il mondo del lavoro. Un’università che non operi e si sviluppi con e per il mondo del lavoro sarà fautrice di una formazione amorfa e incompleta".
"Quello che invece ci continuiamo a chiedere da anni è come mai questi personaggi continuino a occupare indisturbati e abusivamente un’aula universitaria sottraendola a quello che sarebbe il suo uso istituzionale - concludono dall'associazione - Invitiamo il rettore e il direttore del dipartimento di Scienze Politiche a prendere provvedimenti il primo possibile per assicurare che quell’aula sia riconsegnata alla comunità studentesca".
