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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L'Unità, indagine per bancarotta: ci sono l'imprenditore Mian e il consigliere PD Mazzeo

L'udienza preliminare si svolgerà a settembre a Roma. Mazzeo: "Ho la coscienza a posto, chiederò di essere ascoltato dai magistrati"

Ci sono anche due pisani, l'imprenditore Maurizio Mian e il consigliere regionale del PD Antonio Mazzeo, tra le 12 persone indagate per il caso de L'Unità, il quotidiano PD che da tempo ha cessato le pubblicazioni per fallimento. L'udienza preliminare è fissata a settembre e si svolgerà a Roma, dove è stato istruito il processo. L'accusa per Mian, difeso dagli avvocati Pasquale Pantano e Davide Contini, è quella di 'bancarotta preferenziale per violazione della parcondicio creditorum'. 

Mian sarebbe entrato nel salvataggio dell'Unità nel 2011, attraverso un prestito totale di 14 milioni di euro che l'imprenditore avrebbe fatto, attraverso la sua società, la Gunther Reform Holding (ora in liquidazione), alla società editrice del quotidiano, la Nie (Nuova iniziativa editoriale). Una società, quest'ultima, che secondo la tesi della difesa era concentrata "nelle mani esclusive del Partito Democratico per il tramite di Eventi Italia Srl" e con lo stesso Partito Democratico, che avrebbe garantito il prestito dell'imprenditore pisano salvo poi 'scomparire' dopo il fallimento.

Sulla vicenda è intervenuto lo stesso Antonio Mazzeo per fare chiarezza sulla sua posizione: "Sono stato membro del Cda di Nie Spa - afferma il consigliere regionale in una nota - per meno di 7 mesi (dal 13 luglio 2012 al 5 febbraio 2013) su indicazione del socio Gunther Reform Holding Spa (quindi su indicazione di Mian e non del PD), periodo nel quale non ho avuto alcuna delega gestionale e non ho partecipato né all’approvazione del bilancio 2011 né a quello 2012. I capi di imputazione ipotizzati, molto diversi tra loro e a carico di tutti coloro che hanno fatto parte del Cda nel periodo 2009-2014, sono dunque nel mio caso legati ad eventi accaduti precedentemente o successivamente alla mia breve permanenza nel Cda stesso, periodo nel quale il patrimonio netto della società è sempre e comunque stato di segno positivo".

"Proprio sulla base di questi elementi - conclude Mazzeo - ho chiesto nelle scorse settimane una relazione tecnica molto approfondita ad un professore universitario volta a testimoniare la mia totale estraneità ai fatti contestati e chiederò immediatamente di poter essere ascoltato dai magistrati per chiarire, spero definitivamente, la mia posizione e chiedere il proscioglimento. Quando si ha la coscienza a posto e si è certi della correttezza del proprio operato non c’è motivo di scappare dai giudici, magari rifugiandosi dietro l’immunità, ed io ho piena e totale fiducia nel loro lavoro".

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