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Cronaca

Qualità dell’aria, Pisa prima per sbaglio nella classifica PM10: “Errore di Legambiente”

Il funzionario della Direzione Ambiente del Comune Redini spiega che il dato non è stato inviato per l'indagine 'Ecosistema Urbano' per ritardi nella comunicazione di Arpat. Poi c'è stata la compilazione errata dell'associazione

Pisa non è prima in Italia per il numero ridotto di PM10, le cosidette polveri sottili, sintomo di inquinamento. Come segnalato dal gruppo consiliare Una Città in Comune-Rifondazione Comunista i dati dell'indagine Legambiente e dell'Arpat non coincidono, elemento che quindi almeno in parte falsa il risultato della classifica 'Ecosistema urbano' che vede Pisa come 24ª città italiana per sostenibilità, e che proprio nel dato delle PM10 aveva un fiore all'occhiello.

Alla base del problema c'è stata una questione burocratica. Spiega infatti la procedura della raccolta dei dati Marco Redini dell'Ufficio Ambiente: "Legambiente manda il questionario da compilare con i dati con termine perentorio al 16 giugno. Il Comune fa la richiesta ai vari enti di controllo, perché non ha tutti i dati di base, e quindi li trascrive. Nel caso della qualità dell'aria i dati Arpat sono arrivati in ritardo, quindi è stato mandato il questionario con la parte dedicata vuota".

Il Comune quindi non ha fornito la statistica ed il funzionario è rimasto sorpreso del risultato trascritto da Legambiente: "Ho pensato ad un errore di battitura. Teoricamente potevano prendere il dato 2014, ma anche in quel caso è sbagliato. Sull'annuario Arpat si vede i 14 ug/mc per le PM2,5, magari c'è stata confusione. In ogni caso noi con quel dato non c'entriamo nulla".

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