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Cronaca

Indagini per reati al Parco San Rossore: trovato anche un deposito di piante di marijuana

A seguito di un'operazione svolta lo scorso marzo sono proseguite le indagini dei Carabinieri che hanno portato al sequestro di beni ritenuti legati a furti e danneggiamenti. Sequestrate armi, barche, fino a numerose piante di marijuana

Si è conclusa nei giorni scorsi l'operazione 'Scarabeo' condotta dal Comando del Corpo di vigilanza del Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, in collaborazione con il Nucleo operativo radiomobile dei Carabinieri di Viareggio. L'indagine è partita dall'episodio del marzo scorso, dove due bracconieri furono catturati dopo un inseguimento in barca terminato con il loro ribaltamento e successivo salvataggio.

Una lunga attività ricostruttiva ha valutato numerosi episodi di furti e danneggiamenti avvenuti negli ultimi anni ai danni di cacciatori e pescatori nel comprensorio lacustre, lungo l'asse del canale 'Le Quindici', tra Viareggio e Torre del Lago. A carico dei due viareggini fermati si era ipotizzato il reato di ricettazione dato il possesso fra l'altro di un'arma clandestina munita di silenziatore.

Con le perquisizioni domiciliari su delega dalla Procura di Lucca, anche riguardo una bilancia da pesca trasformata in appostamento di caccia abusivo, sono state sequestrate armi alterate, un piccolo arsenale di cartucce e polvere da sparo, reti da uccellagione, tagliole e perfino un esemplare di ghiandaia, oltre ad alcuni animali impagliati, appartenenti a specie protette. Nel corso di tali perquisizioni è stato inoltre notato il possesso sospetto di imbarcazioni, motori fuoribordo, utensili da lavoro, ed altri beni.

L'indagine è proseguita ascoltando le testimonianze di decine di cacciatori e pescatori che avevano subìto episodi di furto. Dopo altre verifiche burocratiche tali episodi sono stati ricollegati al possesso di beni di sospetta provenienza illecita detenuti nelle abitazioni perquisite dei due viareggini coinvolti nell'episodio iniziale. La Procura, sulla scorta delle indagini effettuate, ha quindi autorizzato nuove perquisizioni e sequestri nei confronti di quattro persone.

Nelle scorse settimane è stato così condotto un blitz in collaborazione con i militari dell'Arma dei Carabinieri, anche in ragione del fatto che una parte delle abitazioni si trovava al di fuori dei confini dell'area protetta. Sono state sequestrate altre armi e munizioni, ed è stata scoperta anche una 'piantagione' di marijuana in un terreno nella disponibilità di uno dei  viareggini indagati, posto in arresto dai Carabinieri e processato per direttissima. E' stato condannato agli arresti domiciliari.

I beni sequestrati, cioè quattro imbarcazioni, motori elettrici e richiami di anatidi in plastica, sono stati catalogati ed immediatamente restituiti dai Guardiaparco agli aventi diritto. Restano sotto sequestro a disposizione dell’Autorità giudiziaria la bilancia da pesca e le numerose armi e munizioni, oltre che vari registratori, tagliole e reti da uccellagione, sequestrati in quanto mezzi non utilizzabili per la caccia.

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