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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Nel ricordo di Titta Ruffo: l'iniziativa del Comune per celebrare il 70° anniversario della morte

Insieme al Liceo 'Russoli', al Teatro Verdi e alle associazioni cittadine, l'amministrazione intende ricordare il grande baritono pisano

Ricorre mercoledì 5 luglio il 70° anniversario della morte del celebre baritono Titta Ruffo, nato a Pisa nel 1877 e morto a Firenze il 5 luglio 1953. Per celebrare il settantesimo anniversario della scomparsa del grande artista pisano, l’assessorato alla scuola del Comune di Pisa, in accordo con il Liceo Artistico 'F.Russoli', ha incaricato gli studenti della classe 3°D (sotto la guida dell’insegnante Luca Vargiu) di realizzare un bassorilievo in terracotta dell’illustre cantante, che sarà collocato a inizio anno scolastico sulla parete esterna di un palazzo della via Titta Ruffo, traversa di Corso Italia, in pieno centro cittadino. 

"Come amministrazione comunale - dichiara l’assessore alla scuola e servizi educativi Riccardo Buscemi - insieme al Liceo 'Russoli', al Teatro Verdi di Pisa e alle associazioni culturali della città, abbiamo pensato di ricordare il cantante pisano che è stato tra i più grandi della lirica nazionale e internazionale, dedicandogli una serie di iniziative e momenti celebrativi. Riteniamo importante omaggiare il nostro concittadino, sia come figura artistica di eccezionale rilievo, sia per la forza morale del personaggio, che si oppose al regime fascista. Cognato di Giacomo Matteotti (che aveva sposato la sorella Velia Titta, poetessa), a cui era legatissimo, a seguito dell'omicidio del deputato socialista dal 1924 decise di non cantare più in Italia. Per questo le autorità fasciste lo dichiararono sovversivo, e Ruffo si ritirò dalle scene nel 1934, andando a vivere in esilio in Svizzera e Francia. Nel 1937, rientrato in patria per una visita familiare, venne arrestato, ma la mobilitazione internazionale di artisti e intellettuali spinse il governo fascista a rilasciarlo. Una figura artistica rivoluzionaria, sia per le doti vocali, che per quelle interpretative, che vogliamo ricordare coinvolgendo gli studenti delle scuole cittadine, perché sia diffusa nella sua città natale la conoscenza di un artista che fu conosciuto e apprezzato nei teatri di tutto il mondo".

Titta Ruffo, nato a Pisa nel 1887, dopo essersi formato sostanzialmente da autodidatta, fu notato in alcune audizioni per la sua eccezionale voce, potente e bronzea. La prima scrittura fu a Roma, dove a vent'anni debuttò al Teatro Costanzi, cui seguì una tournée in Calabria e in Sicilia. A soli 22 anni debuttò in 'Rigoletto', ruolo che contribuì più di ogni altro alla sua fama. A Pisa sua città natale, ritornò nel 1898 al Teatro Politeama ne 'Il trovatore' e in 'Lucia di Lammermoor'; anni dopo riapparve in 'Otello', 'Don Carlo', 'Ernani' e in un suo cavallo di battaglia, 'Amleto'. Dal 1904 al 1929, con l'interruzione della chiamata alle armi per la prima guerra mondiale, cantò alla Scala, al Metropolitan Opera di New York, a Chicago, Città del Messico, Buenos Aires, Rio de Janeiro, Parigi, Budapest, Barcellona e in tantissimi altri teatri del mondo.

Al Teatro Verdi di Pisa, oltre a essere intitolata a lui la sala più importante, il Ridotto, è esposta ai piani del terzo ordine del Palchi e del Loggione la collezione Titta Ruffo, una selezione di accessori e costumi, donati al Comune di Pisa dal figlio dopo la scomparsa del padre. I costumi di scena sono in tutto 43, ai quali vanno aggiunti accessori, armi bianche da scena, gioielli, parrucche, caricature, fotografie, spartiti, libri, e molti altri oggetti.

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