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Cronaca San Piero a Grado

Ex reattore nucleare, da Sel una interrogazione al ministro: "Vogliamo chiarezza"

Sinistra Ecologia e Libertà chiede di conoscere nel dettaglio le procedure adottate per lo smaltimento delle acque nel Canale Navicelli. Intanto dal circolo Pd di Porta a Mare si propone un sistema di monitoraggio consultabile on line dai cittadini

Le procedure di dismissione del reattore nucleare sperimentale Cisam di San Piero a Grado non convincono in molti, in primis i cittadini del quartiere di Porta a Mare. Per avere chiarezza sull'intervento di smaltimento delle acque nel Canale dei Navicelli, Sinistra Ecologia e Libertà ha presentato una interrogazione al ministro dell'Ambiente firmata dalla senatrice toscana Alessia Petraglia e dalla capogruppo Loredana De Petris.

Nel testo si chiedono chiarimenti rispetto alle modalità di smaltimento delle acque radioattive, per le quali è previsto lo sversamento nel canale dei Navicelli con il rischio di contaminazione per l'ecosistema marino della zona, la stessa interessata dall'incidente del 17 dicembre 2011, quando il cargo Venezia perse in mare 198 bidoni di rifiuti tossici. Oltre a questo, si chiedono chiarimenti circa le condizioni e i programmi di smaltimento delle barre radioattive e se siano previste forme di monitoraggio dell'intera procedura.

“La dismissione del reattore nucleare di San Piero a Grado - spiega Petraglia - è un'operazione complessa che deve avvenire con il massimo della trasparenza e delle garanzie, a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. Vogliamo chiarezza sulle procedure adottate e sul prospettato sversamento in mare delle acque delle piscine di raffreddamento, con evidenti ricadute negative sull'ecosistema marino, già provato dall'incidente del Venezia. Su una questione così delicata non sono ammissibili tentennamenti né zone d'ombra”.

PARTITO DEMOCRATICO. Ed anche il circolo Pd di Porta a Mare, La Vettola, San Piero interviene sull'argomento, dopo che un gruppo di persone incapucciate hanno fatto irruzione nella sede pisana dell'Arpat, spaventando i lavoratori e lasciando scritte sui muri degli uffici. "Esprimiamo la nostra solidarietà all'Arpat e il nostro sdegno per gli avvenimenti di martedì nella sede di Pisa. Crediamo che atti di questo genere vadano fortemente ripudiati e non siano accettabili per la normale vita democratica - fanno sapere dal circolo del Partito Democratico - abbiamo a cuore la qualità ambientale del nostro quartiere, chiediamo che essa venga preservata e che venga data priorità alle politiche che vanno in questa direzione. Crediamo però che siano le nostre istituzioni a dover fare le verifiche, secondo le loro prerogative, nelle loro funzioni e a garanzia di tutti i cittadini. Crediamo che vada fatto il possibile per qualificare al meglio tutta l'area lungo il Canale dei Navicelli e presso l'Incile. Sarebbe utile - concludono - prevedere ad esempio anche dei meccanismi di rilevazione della qualità dell'acqua in tempo reale, visualizzabili dai cittadini via internet".

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