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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Verde pubblico a Pisa, Italia Nostra: "Periodici scempi della vegetazione spontanea"

L'associazione propone di valorizzare le zone arbustive e boscate per farne nuovi giardini pubbllici

"Si parla di 'riforestazione urbana' e di 'città resilienti', eppure assistiamo impotenti a periodici scempi della vegetazione spontanea". A parlare è Italia Nostra Pisa che critica la gestione del verde pubblico cittadino alla luce del recente incontro che si è svolto a Palazzo Gambacorti per fare il punto della situazione sulla realizzazione del Masterplan del Verde. L'analisi dell'associazione prende il via dal concetto stesso di 'resilienza'. "Se, come è noto, con questo termine s’intende la capacità di un sistema di autorigenerarsi da situazioni critiche - scrive Italia Nostra Pisa - nel tessuto urbano si trovano ancora aree non edificate dove la vegetazione è rinata spontaneamente, e dalle quali, con periodiche azioni di manutenzione di poco impatto ambientale, potremmo ottenere spazi utili per la cittadinanza".

Verde pubblico: verso un nuovo piano

Secondo l'associazione le zone arbustive e boscate "andrebbero confermate nella loro integrità e dotate di supporti informativi e didattici, mentre, nelle zone con vegetazione erbacea, potrebbero essere creati limitati spazi per lo svago; potrebbero inoltre essere realizzati dei sentieri-natura e qualche passerella sopraelevata, per esplorare le zone più umide. La situazione attuale di questi luoghi invece comporta il loro completo abbandono, intervallato da periodiche azioni di 'pulizia', consistenti nell’eliminazione di tutte le piante, spesso senza neanche levare i rifiuti". 

"Considerando la fatica e la spesa che comporta il realizzare da zero dei nuovi giardini pubblici - prosegue Italia Nostra Pisa - basterebbe pianificarli anche nei luoghi descritti, dove sono già praticamente a nostra disposizione i caratteri di uno spazio verde. A questo proposito, ci sono in città alcune aree rimaste 'libere'. Prima di tutto l’auspicato Parco nel quartiere di Cisanello, nel quale si trovano almeno altri tre siti da proteggere: quelli nei pressi dei supermercati Coop (via M. Valgimigli) e ex Pam (via De Ruggero) e la grande area nei pressi del cimitero. Un’altra area pregiata si trova vicino al palazzo dello sport e alla ferrovia".

"La cifra comune a questi spazi - si legge ancora - è la ricrescita di una vegetazione arbustiva in graduale evoluzione a bosco comprendente tipiche essenze, presenti anche nella campagna pisana, come prugnolo, alloro, caprifoglio, biancospino, olmo, acero, salice e pioppo. Questi spazi di fitta vegetazione spontanea potrebbero far parte di un sistema di aree verdi interconnesse, come piccoli esempi del paesaggio vegetale della piana pisana, a fini di conservazione della biodiversità, di mitigazione del microclima, di miglioramento estetico e di educazione ambientale".

"Visto che è stata auspicata anche la ricerca di aree private possibilmente inseribili in una 'rete ecologica' urbana - conclude l'associazione - allora perché non iniziare a vincolare questi siti e studiare una forma di cessione all’ente pubblico dei terreni, che possa comunque essere vantaggiosa anche per i titolari? Ad esempio, come è stato già fatto in altre città, si potrebbe espropriarle con un prezzo paragonabile al
valore di mercato, oppure dare ai proprietari, in cambio del vincolo, il permesso di edificare in eventuali altri loro terreni di scarso valore naturalistico".

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