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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Sanità: la Regione Toscana ignora i professionisti nella riorganizzazione del sistema dell'emergenza territoriale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Il Coordinamento Nursind Toscana, viste le recenti dichiarazioni dell' assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Luigi Marroni e gli ultimi provvedimenti adottati dalle varie aziende sanitarie della toscana in tema di riordino del servizio di emergenza urgenza territoriale, esprime con forza il proprio disappunto e la propria preoccupazione circa le ricadute sui professionisti e sulla cittadinanza che tali iniziative comportano. Il perdurare di una condizione in cui, a fronte di continui cambiamenti, si continua ad evitare accuratamente qualsiasi confronto, è inaccettabile. La Regione Toscana e l'assessore Luigi Marroni in primis, non possono continuare ad ignorare questa realtà con dichiarazioni in cui, da una parte si lascia intendere di "ascoltare" tutte le "sensibilità" (dichiarazione resa agli organi di stampa il 16/04/2014) dall'altra si procede, di fatto, escludendo gli Infermieri da qualsiasi confronto.

Non solo, ma a seguito dell'"allucinante" decisione presa dall'Az. USL 7 di Siena che, con delibera del Direttore Generale n° 92 del 17/03/2014 esclude il personale Infermieristico dall'emergenza urgenza territoriale, prevedendo di sostituire gli infermieri oggi presenti in automedica con autista-soccorritore, non registriamo nessun intervento della Regione Toscana che, al contrario, fornisce l'ennesima riprova di non riuscire a governare il cambiamento.

Nonostante le recenti delibere regionali (una su tutte la 1235 del 28/12/2012) facevano ben sperare circa la valorizzazione della professione infermieristica nell'ambito dell'emergenza urgenza come "universalmente" riconosciuto, assistiamo ad un territorio completamente disomogeneo in cui non solo la presenza infermieristica non viene implementata, ma addirittura viene esclusa, come il caso di Siena, con ripercussioni sugli standard del soccorso avanzato, ma anche, crediamo noi, sotto l'aspetto giuridico delle responsabilità. Per queste ragioni ci sentiamo di sostenere la legittima presa di posizione dal Gruppo degli infermieri del 118 IPASVI della Regione Toscana. Gli Infermieri non sono contrari al cambiamento anzi, spesso ne sono i fautori e precursori, quando questo rappresenta un miglioramento negli standard assistenziali e nella qualità di vita del cittadino. I rapporti multidisciplinari di condivisione e confronto sono indispensabili per la crescita e la sicurezza di modelli organizzativi in grado di dare risposte certe e con standard di qualità ottimali. Proprio perché da sempre garanti di un sistema salute che tuteli e metta al centro il cittadino, oggi leggiamo troppe, gravi criticità in un sistema fondamentale come è quello del soccorso e dell'emergenza urgenza territoriale per restare "solo a guardare".

Auspichiamo un immediato cambio di rotta con l'istituzione di un "osservatorio regionale permanente" in cui gli infermieri, al pari degli altri professionisti, possano contribuire a governare il cambiamento.

In ultimo, allo scopo di fugare dubbi e incomprensioni, precisiamo che, riguardo alla chiusura della centrale operativa di Empoli, al pari delle altri Centrali oggetto di chiusura, nessuna preclusione o preferenza ha mai espresso la nostra organizzazione territoriale circa il suo accorpamento.

per Coordinamento Nursind Toscana
Daniele Carbocci

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