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Cronaca

Cura della Labiopalatoschisi al Santa Chiara: il servizio sarà potenziato

Dopo che i genitori avevano evidenziato le criticità del centro di Pisa, fra i primi in Italia, l'Aoup in una nota risponde che da metà novembre saranno aumentati gli interventi al fine di smaltire le code e assicurare la continuità assistenziale

Buone notizie per i piccoli pazienti che hanno bisogno di cure per la Labiopalatoschisi, comunemente conosciuta come 'labbro leporino', malattia che colpisce circa 1 bambino su 1000 nuovi nati. A seguito dei problemi segnalati e all'appello fatto dai genitori, testimoniato sul nostro portale con la lettera di una lettrice del 26 ottobre, l'Aoup ha annunciato che il servizio sarà potenziato per venire incontro alla forte domanda di assistenza.

Nella lettera, che si incardina in una più generale richiesta fatta anche dall'Aismel, l'Associazione dei genitori di bambini affetti da labiopalatoschisi, si segnalavano criticità come le liste di attesa troppo lunghe, in quanto il centro di cura del Santa Chiara, fra i migliori d'Italia, negli anni ha maturato una grande esperienza e nomea senza però di pari passo confermare ed ampliare l'organico multidisciplinare delle professionalità coinvolte, tutte necessarie per gli interventi chirurgici e le cure correlate.

L'Azienda ospedaliera in una nota ha affermato che le questioni rilevate sono "in via di risoluzione". Infatti si spiega che "l'allungamento della lista di attesa è stato determinato da una transitoria e imprevista carenza del personale di sala ma, a partire dalla seconda metà del mese di novembre, le sedute operatorie dedicate agli interventi di questo tipo saranno ulteriormente potenziate e saranno smaltiti quanto prima gli interventi in attesa, garantendo la continuità assistenziale e i numeri che hanno fatto del percorso Aoup uno dei primi in Italia".

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