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Cronaca

Legambiente Pisa sul rapporto Ecosistema Urbano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Legambiente ha presentato il “Rapporto sull'Ecosistema Urbano 2011”: una raccolta di numerosi “indicatori ambientali” provenienti da fonti ufficiali dei capoluoghi di provincia italiani ed elaborati dall'Istituto di Ricerca Ambiente Italia. Il Rapporto contiene molte informazioni: una lettura impegnativa anche se l'occhio corre subito alle cosiddette “classifiche”; una tentazione comprensibile ma che deve essere seguita da una riflessione più approfondita. Il Rapporto valuta la sostenibilità ambientale della città, a partire dalla conoscenza dello stato presente e delle capacità di gestione. Purtroppo tutte le città italiane sono oggi “insostenibili” e se non cambieranno gestioni e stili di vita tali rimarranno. Il Rapporto può essere uno strumento per sapere cosa migliorare.
Chi volesse avere una informazione completa, può scaricare il rapporto su:  www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistema_urbano_2011_metodologia_e_tabelle.pdf
Cosa si può dire di Pisa, decima tra le città di medie dimensioni e diciassettesima in assoluto, con una valutazione di 56,40/100?  Prima di tutto si deve ricordare che la valutazione massima di 100 non è riferita a una città utopica ma possibile.  
Riguardo allo stato dell'ambiente, notiamo che la qualità dell’aria risulta accettabile, ma non si può dimenticare che il numero delle centraline di rilevamento è progressivamente diminuito sino a escludere quella di Oratoio (non è stata fornita una motivazione chiara), che forniva dati particolarmente negativi.
Per quanto riguarda l’acqua, si perdono ancora 34 litri ogni 100 immessi nell’acquedotto e i consumi sono molto elevati. Questo avviene anche a causa della presenza in città di numerosi non residenti (pendolari, studenti e turisti) ma è vero anche che Pisa non è l'unica città a trovarsi in questa condizione.
Per la produzione di rifiuti molto elevata vale la considerazione fatta per l’acqua, ma non sono stati fatti sforzi per la riduzione dei rifiuti. È interessante anche notare che negli ultimi 3 anni la quantità è comunque in leggero calo, dato che deve indurre a ripensare la progettazione di nuovi impianti di smaltimento. La raccolta differenziata, al 36,7%, è ancora lontana dal 65% imposto dalle norme per il 2012, mentre altre città e paesi limitrofi hanno raggiunto questo obiettivo: la soluzione nota è la raccolta porta a porta.
Per quanto riguarda la mobilità, il traffico è appesantito da un numero eccessivo di mezzi privati, mentre il trasporto pubblico, seppur migliorato, non è ancora in grado di soddisfare la mobilità cittadina, forse anche per qualche pigra abitudine. Le piste ciclabili sono in aumento ma molte sono di qualità scadente e manca ancora una rete complessiva, auspichiamo quindi una rapida attuazione del Piano della Ciclomobilità.
Sugli spazi urbani ci sono luci e ombre: per merito di scelte passate e successivamente riconfermate, possiamo godere della z.t.l. più ampia in rapporto alle dimensioni della città; grazie alla presenza del Parco di San Rossore (recentemente finito sotto attacco) abbiamo un grande polmone verde (siamo primi), ma il “verde urbano fruibile” in città (quello che incide nella vita quotidiana) è di soli 5,80 mq per ogni abitante, ponendo Pisa molto indietro nella classifica.
Per le politiche energetiche nel complesso qualcosa è stato fatto ma l’impegno in questo settore strategico deve essere ancora sviluppato, crediamo anche con un maggior coinvolgimento dei cittadini.
Se è vero quindi, che come sempre Pisa sconta il fatto di avere una popolazione reale molto più elevata dei soli residenti, è anche vero che sulle risposte da dare alle emergenze ambientali siamo ancora indietro (raccolta differenziata, qualità della rete idrica e depurazione, diffusione delle energie rinnovabili, verde urbano). Questo è confermato anche dalla bassa posizione nella pianificazione e partecipazione ambientale. Per quanto riguarda i punti di eccellenza come le aree pedonali e le ZTL, ci piacerebbe che fossero estese anche alle aree più periferiche e non al solo centro storico in chiave turistica. Invitiamo quindi l'amministrazione comunale, le parti sociali, e tutti i cittadini a rimboccarsi le maniche per dare un'accelerazione al miglioramento ambientale della città.
 

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