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Cronaca

"Le scuole cadono a pezzi": gli studenti scrivono al presidente della Provincia

La Rete degli Studenti Medi di Pisa, in qualità di sindacato studentesco, ha inviato una lettera a Marco Filippeschi per chiedere maggiori risorse per la sicurezza di ragazzi e insegnanti. Molti gli episodi negativi avvenuti negli istituti scolastici

SI rivolge direttamente, attraverso una lettera, al presidente della Provincia Marco Filippeschi la Rete degli Studenti Medi di Pisa per elencare e denunciare i numerosi problemi riscontrati nelle scuole pisane, problemi strutturali che erano stati portati alla ribalta attraverso la campagna #ilgrandedegrado, lanciata sui social network lo scorso novembre, per spingere gli studenti ad inviare le foto raffiguranti le pessime condizioni delle loro scuole. Il materiale raccolto era stato poi esposto in una breve mostra fotografica tenutasi lo scorso 22 novembre al centro Mix-Art, alla presenza dell’assessore Marilù Chiofalo.

"Data la grave e inaccettabile situazione in cui versano diversi edifici scolastici della provincia di Pisa - affermano - la Rete degli Studenti Medi in qualità di sindacato studentesco si è rivolta direttamente al presidente della provincia Marco Filippeschi. Alla luce dei pericolosi danni strutturali riscontrati tra ottobre e novembre nel Complesso Marchesi, che hanno causato numerosi disagi a studenti e docenti, chiediamo alla Provincia una risposta decisiva sugli investimenti e i progetti previsti per risanare la critica situazione".

Nella lettera gli studenti medi elencano alcune delle situazioni che si sono verificate negli ultimi mesi: i 12° all'istituto 'Santoni' lo scorso 7 gennaio al rientro dalle vacanze natalizie, il blocco di luce e acqua a causa del maltempo al liceo 'Buonarroti' lo scorso 11 novembre, un piccolo incendio innescato in un bagno del 'Buonarroti', sempre nel mese di novembre, non segnalato dall'impianto antincendio per un malfunzionamento e notato da studenti e insegnanti a causa del fumo che usciva da sotto una porta.

"Episodi di questo genere sono a nostro parere intollerabili e non danneggiano soltanto il benessere degli studenti, ma mettono seriamente in pericolo la loro sicurezza - si legge nella lettera indirizzata a Filippeschi - è un diritto di ogni studente poter andare a scuola serenamente senza dover temere per la propria incolumità. Nel 2013 sono stati spesi circa quattro milioni per sistemare i tetti del complesso Marchesi, tuttavia ancora oggi riceviamo segnalazioni dagli studenti che accusano situazioni spiacevoli, per cui nei giorni di maltempo l’acqua penetra nelle classi attraverso i pilastri, allagando i pavimenti. Dato che questo complesso era stato progettato per una fruizione di trentacinque anni (ne sono trascorsi già quaranta) e i costi per la manutenzione sono ingenti, addirittura superiori a quelli di un’eventuale ricostruzione, in quanto corpo intermedio tra studenti e istituzioni chiediamo quali provvedimenti intenda avanzare la Provincia per affrontare queste problematiche e risolverle definitivamente. Confrontando inoltre la realtà dell’inaccettabile situazione con le graduatorie pubblicate dal governo, abbiamo riscontrato che l’edificio non rientra tra le scuole che godranno dei soldi stanziati per il progetto #scuolesicure previsto da La Buona Scuola".

"A fronte della situazione denunciata in questa lettera, riteniamo fondamentale che venga intrapresa una politica a lungo termine che metta a disposizione più risorse per la sicurezza degli studenti e delle scuole, centri di formazione della società del futuro - concludono dalla Rete degli Studenti Medi - è necessario anche investire, stabilendo delle priorità e ottimizzando il denaro. Investire in strumenti tecnologici per una didattica innovativa è importante e lodevole, ma non si può prescindere dalla sicurezza delle aule frequentate da studenti e lavoratori".

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