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Cronaca Porta Nuova / Piazza Daniele Manin

Bancarelle del Duomo, i commercianti al prefetto: "Pronti ad una nuova protesta"

I bancarellai, tramite Confesercenti, chiedono di fare il punto della situazione e sapere quando potranno trovare una sistemazione definitiva

Tornano a far sentire la propria voce i bancarellai di Piazza dei Miracoli alla ricerca di una sistemazione definitiva dopo lo spostamento in piazza Manin per i lavori alla facciata del Museo delle Sinopie.
Confesercenti, come rappresentante dei lavoratori, ha inviato al prefetto Attilio Visconti una lettera per chiedere un suo intervento al fine di arrivare ad una risoluzione della situazione:

"Gentilissimo Signor Prefetto - si legge nella lettera firmata da Giulio Garzella, coordinatore ANVA - nella speranza di ricevere le informazioni circa il futuro delle attività in oggetto, attività fino ad oggi tenute all'oscuro su qualsiasi contenuto del lavoro fin qui svolto dalla famosa Commissione Paritetica Comune, Regione, Sovrintendenza, ci rivolgiamo nuovamente a Lei anche in relazione agli impegni che assunse con noi e con i rappresentanti degli operatori del Duomo nell'incontro del 23 giugno. Impegno che consisteva nel mettere attorno ad un tavolo proprio i rappresentanti delle tre Istituzioni a cui è demandata l'individuazione di una soluzione convincente e condivisa sulla sorte della 44 aziende attualmente operanti in piazza Manin. Siamo sicuri che quell'incontro, come garantitoci, si è svolto ma anche in questa circostanza nessuno, né Lei né altro dirigente della Prefettura di Pisa ci ha fornito notizie sui contenuti e nemmeno rassicurarci sull'impegno che qualsiasi soluzione venga individuata terrà, sicuramente, di conto degli interessi delle aziende al pari degli interessi di tutela del Patrimonio Storico della città. Lei, Signor Prefetto, saprà sicuramente che i lavori della Commissione  sono stati ulteriormente prorogati per altri tre mesi così come sembra sia stata nuovamente presentata una scia per consentire, non sappiamo bene quale, un altro intervento sulla facciata degli immobili il cui restauro è iniziato circa tre anni fa. Non occorre una grande intelligenza per capire che tutta questa pantomima non è altro che un espediente per allontanare sempre più nel tempo la soluzione del problema".

"Come organizzazione chiamata a tutelare le piccole e medie aziende - prosegue la lettera - riteniamo di non poter più rinviare nuove iniziative di protesta, ovviamente e come sempre, democratiche e pacifiche improntate a sollecitare una volta per tutte l'apertura di un confronto, finora mai avviato, che consenta anche a noi di dire la nostra sul futuro delle aziende da noi rappresentate e delle famiglie che stanno dietro a quelle aziende. Comunque, prima di dar vita ad un nostra nuova azione di 'protesta', nel rispetto che portiamo nei Suoi confronti, Le chiediamo di consentirci un nuovo incontro magari alla presenza del Sindaco della nostra Città".

                                                                                                   

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