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Cronaca

Stop delle lezioni 'in presenza' fino al 2021, la lettera degli studenti: "Decisione timida"

In oltre 100 hanno aderito all'appello alle istituzione cittadine di dialogare per favorire la ripartenza

Giuseppe Andrea Polizzi e Giulio Santini sono due studenti dell'Università di Pisa che, con una lettera aperta di seguito pubblicata, hanno raccolto oltre 100 adesioni per riflettere sull'opportunità del blocco delle lezioni 'in presenza' fino a fine 2020, come deciso da Senato accademico e Cda. Di fatto, si chiede alle istituzioni di dialogare al fine di contemperare le cautele con le esigenze di rilancio. Chi volesse aderire può scrivere alla mail townandgownpisa@gmail.com.

Ecco il testo della lettera ed i firmatari attuali:

"Come è noto, l'Università di Pisa ha deliberato che, per la gran parte degli studenti, la didattica del primo semestre del prossimo anno accademico verrà erogata a distanza, tramite video lezioni. Infatti, nel documento allegato alle ultime delibere del Senato accademico e del Consiglio d'amministrazione, si prevede che 'tutte le lezioni frontali... fino al 31/12/2020, verranno erogate... attraverso le piattaforme telematiche messe a disposizione dall’Ateneo', salvo per i corsi con un esiguo numero di iscritti e i laboratori, che ricorreranno alla didattica parallela, in presenza e da remoto.

Come studenti universitari, ma anche e soprattutto come giovani cittadini che vivono e animano la città di Pisa, siamo stati molto colpiti da questa scelta. Riconosciamo che l’emergenza iniziata nei mesi scorsi non si è conclusa e che attualmente i protocolli di igiene restano molto stringenti e probabilmente insostenibili per la nostra Università, in termini economici e logistici. Allo stesso tempo, tuttavia, le vicende degli ultimi mesi ci insegnano quanto fluida sia la situazione e quanto repentinamente possano essere adeguate le regole sulle varie attività della vita economica e sociale.

Non comprendiamo dunque perché un ateneo come il nostro, che pure ha saputo gestire la fase acuta dell’emergenza con prontezza ed efficienza anche grazie ai suoi docenti, abbia sin d’ora escluso la possibilità di riprendere la didattica in presenza, con evidenti e gravi ricadute sulla realtà cittadina. La giusta esigenza di garantire i numerosi studenti fuori sede poteva, in questa fase, essere soddisfatta dalla garanzia di lezioni in parallelo per tutti.

Al momento, si iniziano a scorgere alcuni segnali di reazione da parte dell'opinione pubblica cittadina. Non si può ignorare il rischio per numerosissime attività, che, dopo mesi di chiusura forzata, continuerebbero, per un semestre, a operare in modo fortemente ridimensionato. La penalizzazione riguarderebbe tanto le attività commerciali, quanto i servizi, senza dimenticare il mercato degli affitti: di riflesso l'intera vita economica e culturale di Pisa subirebbe un colpo durissimo. Ci paiono infatti evidenti l’importanza e la ricchezza di un tessuto culturale e accademico fatto di scambi, di incontri, di confronti che solo la presenza di studenti, ricercatori e docenti in aula ed in città può assicurare. Pisa registra una popolazione residente pari a 88.880 unità, la sua Università conta 49.673 iscritti ai corsi di laurea.

Pisa è la sua università come l’università è la sua città. Queste due realtà vivono in una simbiosi secolare, un arricchimento reciproco che fanno di Pisa una città come poche, una città che può andare fiera della sua realtà sociale, del sapere diffuso, delle contaminazioni, della carica innovativa di un territorio che rischierebbe troppo facilmente di scivolare nella sussistenza-dipendenza dal circuito turistico. Riteniamo che una così timida decisione riguardo al prossimo semestre di lezioni contrasti con lo spirito di rilancio che seguirà a questi mesi difficili. In definitiva, potrebbe anche rivelarsi pericolosa se, scoraggiando nuove iscrizioni, dovesse attivare una spirale di inaridimento, difficilmente reversibile, della nostra comunità accademica e della città tutta.

Ancora diversi mesi ci separano dall’inizio del prossimo anno accademico. Possiamo confidare in un miglioramento della situazione generale tale da rendere superati protocolli e cautele, e una ripresa della piena normalità. Ma è solo una speranza. Fin da ora, invece, si può auspicare che tutti i soggetti interessati - l'Università in tutte le sue componenti, il Comune e gli altri enti pubblici, gli imprenditori e gli attori sociali, l'intera cittadinanza - intraprendano insieme un percorso di riflessione e di condivisione.

Si dovrebbe valutare quali mezzi possano essere dedicati a garantire almeno una parte delle attività in presenza che ora si pensa di non far ricominciare. E, se questo fosse impossibile, bisognerebbe intraprendere ogni azione utile a salvaguardare, per il futuro, un tessuto fatto di vita e di cultura, delicato ma incredibilmente ricco, il cui degrado sarebbe un grandissimo danno per la città, la Regione e il Paese negli anni a venire.

Pisa, 8 giugno 2020

1.
2. Elena Agujari
3. Luca Alessandria
4. Amedeo Altini
5. Alan Amadio
6. Tancredi Thai Angeloni
7. Alberto Baldini
8. Davide Bettarini
9. Ida Bosio
10. Carlo Bosio
11. Daniele Botti
12. Enrico Bruni
13. Tommaso Bruni
14. Francesco Giordano Bruno
15. Marta Caire
16. Valerio Lorenzo Cancian
17. Rosy Caliri
18. Agata Maria Capodiferro
19. Antonio Caridi
20. Lucrezia Casini
21. Sofia Casini
22. Lorenzo Cecchi
23. Martina Cecioni
24. Michele Ceraolo
25. Francesca Cherubini
26. Carlo Cignarella
27. Alessandro Cignoni
28. Agnese Clementoni Cherubini
29. Umberto Converti
30. Lucrezia Coppe
31. Lorenzo D’Asta
32. Nicola de Agostini
33. Anna Dell’Orso
34. Davide Demetrio 
35. Luca Di Natale
36. Valeria Di Natale
37. Nicolò Farnè 
38. Noemi Fatighenti
39. Sara Federighi
40. Filippo Ferri
41. Mattia Filosa
42. Alberto Galasso
43. Filippo Galli
44. Alberto Gallina
45. Arianna Ghelardi
46. Marco Gortan
47. Nicola Grazzini
48. Guido Guerra
49. Marianna Ippolito Petrilli
50. Niccolò Lamanna
51. Giacomo Lo Conte
52. Alice Lucente
53. Giacomo Luzzati
54. Livia Maccarrone
55. Lorenzo Mangoni
56. Daniele Marcelli
57. Edoardo Meini
58. Beatrice Annunziata Milano
59. Valentina Milone
60. Luca Mocchi
61. Giorgio Moreschi
62. Silvia Nicolosi
63. Emanuele Onorati
64. Anna Pagnacco
65. Francesco Pappalardo
66. Matteo Parriciatu
67. Viviana Placida
68. Giuseppe Andrea Polizzi
69. Lucia Polizzi
70. Matteo Pratelli
71. Chiara Profeti 
72. Lavinia Quiriconi
73. Matteo Raffaelli
74. Eleonora Rigo
75. Marco Romboli
76. Benedetta Rovagna
77. Bruno M. Russo
78. Giulio Santini
79. Samuele Saviozzi
80. Valentina Scatizzi
81. Gianluca Seminara
82. Simona Sette
83. Viola Sigismondi
84. Valerio Sinaj
85. Lorenzo Simoni
86. Martina Spinosa
87. Simone Stagnari
88. Antonio Maria Tagliente
89. Vincenzo Tamborino Frisari
90. Filippo Tavernari
91. Giulia Tiozzo
92. Giulia Tommasini 
93. Sofia Torre
94. Martina Turini
95. Antonio Ughi
96. Paolo Velli
97. Antoine Venturini
98. Alessio Viacava
99. Niccolò Viale
100. Benedetta Vicisano
101. Greta Villa
102. Damiano Virgili
103. Gaia Vitarelli
104. Rachele Vitarelli
105. Daniele Vitiello
106. Marco Zeppi"

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