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Cronaca Camp Darby

Camp Darby, diciotto licenziamenti: vertice sindacati - Comando Usa

Mentre i numeri delle persone licenziate scendono di tre unità, giovedì la Cisl incontrerà il comandante della base statunitense, anche per ricevere chiarimenti sui criteri adottati per stabilire gli esuberi

Diciotto licenziamenti, e non ventuno come era stato detto in un primo momento, e trentacinque trasferimenti alla base di Vicenza. Questi i numeri che rappresentano la situazione dei lavoratori di Camp Darby, dopo che la base americana di Tirrenia è diventata satellite di quella vicentina, mentre intanto si apre lo spiraglio di un confronto tra i sindacati e il Comando americano. A rivelarlo Vittorio Salsedo, segretario provinciale della Fisascat Cisl. "Abbiamo ricevuto oggi una nuova convocazione, con le nuove cifre, dal comandante della base statunitense. Lo incontreremo domani pomeriggio".
"E' tuttavia incomprensibile il criterio di selezione adottato dal Comando - spiega Salsedo - perché sono stati licenziati o destinati al trasferimento diversi operai specializzati, mentre resteranno al loro posto alcuni manovali, che non hanno competenze sufficienti per svolgere lavori finora affidati ai loro superiori".

Intanto gli Usa hanno concesso uno slittamento di qualche settimana alla scadenza dei termini fissata per i dipendenti rispetto alla proposta di trasferimento: la decisione dovrà arrivare entro e non oltre il 29 giugno. Ma la vertenza sindacale è solo all'inizio. Insieme alla Cisl locale si mobilita anche quella nazionale e regionale e domani mattina, all'assemblea del personale, parteciperanno anche la segretaria nazionale della Fisascat Rosetta Raso e il segretario generale toscano della Cisl Riccardo Cerza. Con loro anche il segretario provinciale Gianluca Federici.

Anche la Cgil, che pure non ha rappresentanti sindacali dentro la base, si è schierata con i lavoratori e oggi ha effettuato un volantinaggio all'esterno. "Continua un atteggiamento di totale chiusura da parte del Comando americano della base di Camp Darby - afferma la segretaria provinciale della Filcams Cinzia Bernardini - e soprattutto non è ancora chiaro se sono state aperte le procedure previste dalla legge. Per questo ci chiediamo se Camp Darby gode del regime di extraterritorialità?". "Vogliamo infatti capire - aggiunge il segretario provinciale Gianfranco Francese - se sono state seguite le procedure previste dalla normativa italiana sui licenziamenti collettivi e ci schieriamo a fianco degli altri sindacati e delle istituzioni a sostegno dei lavoratori in questa difficile vertenza". (fonte Ansa)

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