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Cronaca Centro Storico / Corso Italia

Manifestazione degli anarchici: corteo ed atti vandalici contro il nucleare e il Cisam

Circa 150 agitatori hanno attraversato il centro città lasciando scritte sui muri e vernici sulle vetrine di negozi e bancomat. Fulcro della protesta la lotta al nucleare, con riferimento allo sversamento delle acque del Cisam. Colpito anche il Sant'Anna

Nessuno scontro o tafferuglio con le Forze dell'Ordine, ma numerosi atti vandalici contro banche e negozi. La protesta lanciata dai gruppi 'Villa Panico', 'Garage Anarchico' e 'Il Silvestre' ha visto la partecipazione di circa 150 anarchici, decisi a manifestare contro il nucleare ed ogni istituto ad esso legato. Durante il corteo per le vie del centro sono stati criticati duramente il Cisam, specialmente per lo sversamento nei Navicelli delle acque del reattore di San Piero a Grado, ed il Sant'Anna, reo secondo i manifestanti di favorire la ricerca tecnologica con intenti militari.

Il primo assembramento si è radunato in Piazza Sant'Antonio verso le 15 e si è mosso verso Piazza Vittorio Emanuele alle 16. Da qui il lungo tragitto in linea retta fino via Santa Caterina, dove il cordone ha girato per passare sulla strada adiacente alla piazza, di fronte all'entrata del Sant'Anna presidiato dalla Polizia in assetto anti-sommossa. Il corteo ha poi ripreso via Oberdan e Borgo Stretto, per concludere il proprio percorso in Largo Ciro Menotti intorno alle 18.30. Ingenti le misure di prevenzione: durante il tragitto erano operativi una dozzina di Carabinieri bardati di tutto punto e più di 20 poliziotti fra scientifica, in borghese e in assetto di sicurezza.

Manifestazione contro il nucleare e contro il Cisam

Nessuno dei manifestanti ha voluto parlare con i giornalisti: "per noi siete come la polizia". Le proteste sono state espresse con volantini, cori ed un impianto audio montato su un'ape. "Questa città – afferma uno degli interventi – è fulcro del nucleare, si svolgono studi su di esso e si formano i dirigenti del domani. Sant'Anna e Normale sono istituzioni che foraggiano il capitalismo che ci distrugge, noi vogliamo un mondo senza padroni e senza nucleare. Appoggiamo chi lotta e paga con la galera, solidarietà agli arrestati". Fra gli slogan più gridati c'era: "Veleni, tumori, radioattività; per tutto questo il Cisam pagherà".

Numerosi gli atti vandalici compiuti durante il percorso. La procedura era rodata: ad un tratto il corteo si fermava, alzava la musica e accendeva i fumogeni, permettendo al centro del cordone di lanciare bombe di vernice e scrivere con gli spray senza essere allo scoperto. Colpiti maggiormente banche e bancomat, insieme ad alcuni negozi. Staccato con un bastone anche il cavo di una telecamera di sorveglianza. Una scritta in Borgo recita: "Il lusso è una provocazione. Ruba al ricco".

Al vaglio della Digos i numerosi filmati realizzati al cui esito saranno deferiti alla locale Procura i responsabili degli imbrattamenti, alcuni dei quali già noti, assieme ai promotori della manifestazione che dovranno essere chiamati a rispondere anche in sede civile.

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