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Cronaca

Sciopero femminista: in migliaia in corteo, contestata l'amministrazione

Tanta partecipazione per la manifestazione organizzata dalla rete 'Non una di meno' di Pisa. Manifesti, scritte e cori contro il governo

Almeno duemila persone, tante donne e tanti giovani, hanno partecipato ieri, 8 marzo, alla manifestazione-sciopero lanciata dalla rete 'Non una di meno'. Presidi ed azioni dimostrative sono iniziate fin dalla mattina, per poi unirsi in un grande corteo nel pomeriggio per le vie del centro. La protesta si è chiusa in Piazza XX Settembre sotto Palazzo Gambacorti, dove sono stati affissi manifesti, fatti cori e scritte a terra in contestazione al governo e all'amministrazione a guida leghista. 

"Più di tremila persone - scrive Non una di meno Pisa - hanno oggi attraversato le strade della città. Sotto il Comune, abbiamo scritto 'libertà di movimento' per dare voce a tutt* le/i migranti che vengono invisibilizzat* da questa amministrazione. Mentre issavamo sul ponte di Mezzo la bandiera femminista, abbiamo attacchinato sulle colonne del Comune i nomi dei politici leghisti che in questi mesi hanno attuato politiche repressive contro donne e migranti". Figuravano fra questi il senatore Simone Pillon, già bersaglio di critiche per la sua proposta di riforma del diritto di famiglia, ed il leader leghista Matteo Salvini. Per la Giunta pisana sotto attacco, come in mattinata, l'assessore alla cultura Andrea Buscemi per la sua vicenda giudiziaria di stalking, ma anche l'assessore alle politiche sociali Gianna Gambaccini.

Sciopero femminista 8 marzo 2019 a Pisa (Foto Non una di meno)

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