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Cronaca Centro Storico / Piazza del Duomo

Precari sotto la Torre: "Renzi, la tua 'Buona Scuola' non la vogliamo"

Precari della scuola provenienti da tutta la Toscana si sono dati appuntamento in Piazza dei Miracoli per manifestare il loro dissenso nei confronti della riforma del Governo Renzi. "La nostra battaglia - dicono - è appena iniziata e non si fermerà qua"

In circa 200 si sono ritrovati ieri mattina ai piedi della Torre di Pisa in Piazza dei Miracoli. Erano i precari della scuola provenienti da tutta la Toscana decisi a manifestare il proprio disappunto nei confronti della 'Buona Scuola' del Governo Renzi.

"Il Governo Renzi con la riforma che vuole imporre a colpi di decreto, non risolve alcun problema, ma aggrava pesantemente la situazione della Scuola Pubblica e colpisce in particolare i precari della scuola che divide ed offende, nella loro dignità di insegnanti - afferma l'esercito dei precari - da una parte, spinto dalla sentenza europea che impone all'Italia di assumere chi ha almeno 36 mesi di servizio, stabilizza una parte dei precari trasformandoli in insegnanti di serie B destinati a fare da tappabuchi, svolgere supplenze su 'reti di scuole' ed insegnare materie su cui non sono abilitati; con l'obbligo di spostarsi anche di regione se assunti. Dall'altra espelle dalla scuola decine di migliaia di precari che hanno portato avanti la scuola in tutti questi anni, come se non esistessero e come se le loro competenze, maturate in anni di insegnamento e con corsi di abilitazione, non valessero più. Spacciando questo licenziamento di massa come 'cancellazione del precariato dalla scuola'. Tutto questo all'interno di una controriforma della scuola che, in continuità con le precedenti, taglia ancora le risorse e il personale e destruttura profondamente la Scuola Pubblica, peggiorando fortemente la didattica a tutto danno degli studenti".manifestazione precari scuola pisa 27 febbraio 2015-2

Così i precari sono scesi in piazza, scegliendo un luogo simbolo come Piazza dei Miracoli per portare le loro rivendicazioni unitarie: l'assunzione di tutti coloro che hanno maturato e matureranno i 36 mesi di servizio, lo slittamento del concorso del 2016 a dopo che i lavoratori precari siano assunti, l'assunzione da graduatoria per gli abilitati, la possibilità per i neoassunti di insegnare la propria materia e non diventare dei lavoratori di serie B obbligati al trasferimento coatto e a fare supplenze anche su materie su cui non sono abilitati, la possibilità di continuare a svolgere supplenze per chi non sarà assunto, il ritiro dei tagli al personale ATA e il ripristino e l'allargamento dell'organico per far fronte alle esigenze della didattica e della scuola.
La battaglia, dicono, è appena iniziata e non si fermerà.

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