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Cronaca Piazza XX Settembre

Manifestazione sotto al Comune per i diritti dei detenuti palestinesi

Lanciato un appello nel pomeriggio di mercoledì da piazza XX Settembre a sostegno della rivendicazione di migliori condizioni di vita dei detenuti palestinesi in Israele

I Delegati lavoratori indipendenti e Ucic-Prc, in una conferenza stampa in piazza XX Settembre ieri pomeriggio, 10 maggio, hanno lanciato I'appello a sostegno dei detenuti e delle detenute palestinesi in sciopero della fame.

"Ci rivolgiamo a cittadini, associazioni, organizzazioni sindacali e politiche, alle realtà sociali e a chiunque abbia a cuore la sorte del popolo palestinese e di centinaia di detenuti politici in sciopero della fame da quasi 3 settimane. Molti di loro sono in condizioni di salute critiche e rischiano danni permanenti che mineranno la loro già precaria salute. Dallo scorso 17 aprile uno sciopero della fame vede protagonisti detenuti\e palestinesi, oltre 1600 tra uomini e donne hanno scelto questa forma estrema di lotta per rivendicare diritti e una condizione dignitosa in carceri di massima sicurezza dove le violazioni dei diritti umani sono all'ordine del giorno".

"Chiedono il rispetto di convenzioni internazionali che lo stato di Israele non ha mai rispettato - proseguono i manifestanti - il riconoscimento dello status di detenuti politici e migliori condizioni di vita. I detenuti palestinesi sono per lo più privati di contatti con i familiari, sono isolati, non ricevono lettere o pacchi alimentari, la carcerazione preventiva ha decretato la prigionia per centinaia di persone innocenti la cui unica colpa è far parte di associazioni e gruppi che rivendicano la autodeterminazione del popolo palestinese".

I firmatari di questo appello chiedono alle autorità locali e al prefetto di Pisa di adoperarsi a tutela dei diritti umani dei detenuti palestinesi. "Attendiamo un segnale forte - concludono - di denuncia delle condizioni disumane nelle carceri israeliane e invitiamo a boicottare le merci prodotte da Israele, proprio come facemmo tanti anni fa con lo stato sudafricano ai tempi dell'apartheid".

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