rotate-mobile
Cronaca Centro Storico

Gli studenti in corteo: tra la crisi e l'occupazione dell'ex banca

Nella Giornata mondiale del diritto allo studio gli studenti, appoggiati dai Cobas, hanno sfilato per le strade della città occupando l'ex sede della BNL. Slogan e striscioni testimonianza della protesta pisana

Oggi un'altra manifestazione, sempre per gli stessi motivi che stanno mettendo in ginocchio l'Italia: crisi e debito pubblico. Gli studenti che si son fatti sentire per le vie del centro di Pisa erano circa 400, tra universitari, medi e giovani appartenenti all'Occupy Pisa, al Collettivo, ai NO TAV e Rifondazione Comunista. I ragazzi si sono radunati alle 9.30 in Piazza S.Antonio mentre nello stesso momento i COBAS si trovavano in Piazza Garibaldi.

Nel presidio di Piazza Garibaldi, insieme ai COBAS c'erano anche alcuni rappresentanti del "Comitato bene Comune di Pisa", che hanno dichiarato la loro solidarietà verso la manifestazione studentesca, denunciando la non attuazione da parte del Governo di alcuni punti del referendum del 13 giugno scorso, per quanto riguarda l'acqua. "L'acqua è un bene comune - spiega Monica M. del Comitato - la maggioranza degli italiani che ha votato contro la privatizzazione dell'acqua, per toglierla dalle logiche di mercato, non è stata ascoltata".

Mentre i COBAS attaccavano gli striscioni con i loro slogan, gli studenti si sono diretti verso la sede dell'Inps in Piazza Guerrazzi, presa come simbolo  del malessere sociale. Qui hanno affisso un cartello con la scritta "Ridateci la grana, noi il vostro debito non lo paghiamo". Si è ribadita inoltre la partecipazione di molti studenti alla manifestazione che si terrà a Roma il prossimo 26 novembre.

Dopo la prima tappa, gli studenti hanno cominciato a dirigersi verso i Lungarni, dove hanno appeso manifesti di protesta nei muri delle sedi Cepu e Unicredit. Alcuni di loro portavano delle maschere raffiguranti il protagonista del film "V come vendetta". La pellicola cinematografica parla di V, un misterioso individuo coperto perennemente dalla maschera di Guy Fawkes. Nel film V si oppone eroicamente a un regime repressivo che sottomette la popolazione inglese. Così i ragazzi pisani, giocando sulla metafora del personaggio, hanno cercato di accentuare la loro determinazione.

Studenti e Cobas si sono riuniti nel Ponte di Mezzo, dove hanno chiarito alcuni concetti al megafono: "In realtà è nata la 3ª Repubblica della Banca Centrale Europea - grida un ragazzo - le lotte non finiscono qui! Questo è un Governo di destra che non ci porterà fuori dalla crisi ma la peggiorerà".

Mentre i giovani continuano ad alternarsi con brevi discorsi, i rappresentanti dei Cobas ribadiscono la loro solidarietà agli studenti. "Abbiamo voluto dimostrare che siamo sullla stessa lunghezza d'onda - dichiara un rappresentante del sindacato - il Governo Monti non è in discontinuità con quello Berlusconi".

Dopo circa mezz'ora la folla dei manifestanti riprende a muoversi. Si supera il Ponte di Mezzo e le persone cominciano a dirigersi verso Piazza Carrara. È proprio in una traversa, in Via della Pergola, che vengono occupati i locali dismessi della BNL. Tra i fumogeni rossi, le urla e lo sventolìo di alcune bandiere di Rifondazione Comunista e No Tav, si forzano i portoni del palazzo e decine di studenti cominciano ad entrare.

Alcuni più timorosi, per la presenza silenziosa della Polizia che osserva le prime fasi dell'occupazione, rimangono appoggiati al muro ascoltando i discorsi fatti:  "Riprendiamoci quello che ci spetta - grida un giovane del Collettivo - basta con il debito  e con gli spazi in disuso".

I ragazzi salgono anche nei piani superiori del palazzo, aprono le finestre e appendono un lungo lenzuolo con su scritto "Vogliamo case, reddito e spazi". Adesso fino a quando la Polizia non interverrà per far sgomberare con la forza i locali, i ragazzi continueranno l'occupazione a oltranza.

La manifestazione studentesca del 17 novembre 2011 (foto Piras/Pisatoday)


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli studenti in corteo: tra la crisi e l'occupazione dell'ex banca

PisaToday è in caricamento