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Cronaca

Il 'Grande Fratello' che aiuta la Polizia: l'occhio elettronico riprende i reati

Nella riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica verrà presentata l'iniziativa che consiste nell'avere un vero e proprio archivio con la mappa di tutte le telecamere pubbliche e private presenti sul territorio provinciale

Supporto alla gestione della sicurezza, ma anche maggiori garanzie per gli utenti: su questi due binari corre il nuovo progetto della Prefettura che prevede la realizzazione di un’anagrafe dei sistemi di video-sorveglianza, pubblica e privata, attivi nei 39 comuni della Provincia di Pisa.

La tematica sarà oggetto della riunione straordinaria del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal prefetto Francesco Tagliente, che si terrà stamattina presso l’Auditorium del Consiglio Nazionale delle Ricerche.ù
L’incontro, che vedrà la presenza del direttore del Servizio Relazioni Istituzionali del Garante per la Privacy Mario De Bernart, sarà aperto, per questa occasione, anche a tutti i titolari di impianti di videosorveglianza che intendano prendervi parte.

Parteciperà al Comitato anche il Procuratore della Repubblica Ugo Adinolfi, con il quale il prefetto Tagliente ha condiviso, da diversi mesi, le attività di censimento delle telecamere, esterne, che riprendono aree pubbliche.

La riunione offrirà, in particolare, l’occasione per riflettere sull’opportunità di ottimizzare gli investimenti economici di enti pubblici e soggetti privati, effettuati nel settore della videosorveglianza, veicolando le relative energie sul fronte della sicurezza pubblica, e allo stesso tempo fare il punto sulla nuova disciplina dell’Autorità garante in materia di privacy.

Allo scopo di raccogliere esatte indicazioni circa la distribuzione e la precisa ubicazione delle telecamere, è stato creato presso la Prefettura un archivio che, sulla base delle informazioni ricevute dai diversi soggetti interessati, riporta in un’apposita cartografia la loro posizione.
Tutti i dati riguardanti le coordinate geografiche delle telecamere, che confluiranno in una mappa geo-referenziata, saranno raccolti in forma anonima e tenuti a disposizione esclusiva della Prefettura, della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale.

La disponibilità della mappa degli impianti di settore rappresenterà, senza dubbio, un vantaggio per le Forze dell’Ordine, alle quali sarà offerta l’opportunità di accertare in tempo reale, in caso di reati consumati, la presenza nei luoghi di interesse di occhi elettronici e, in caso positivo, di poter acquisire con maggiore tempestività i relativi supporti visivi. Ciò significherà 'risparmio' di risorse umane, oggi chiamate ad effettuare verifiche 'porta a porta' per sapere se ci sono telecamere utili per le indagini, a seguito di un delitto.
Le Forze di Polizia potranno disporre, così, di un’informazione completa e immediata sulla dislocazione degli apparati di videosorveglianza, in vista della possibile acquisizione delle immagini per finalità di sicurezza pubblica, di prevenzione o per l’accertamento dei reati.

In considerazione della specifica tematica trattata, il Prefetto Tagliente ha invitato a partecipare all’incontro anche i referenti aziendali e gli addetti al settore della vigilanza elettronica degli enti pubblici e dei privati che dispongono di tali sistemi, oltre ai rappresentanti delle aziende che hanno installato gli impianti e gli addetti alla loro manutenzione.

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