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Cronaca

'Marcia degli Uomini Scalzi': manifestazione per cambiare le politiche sull'accoglienza migranti

Il corteo partirà da Piazza Garibaldi l'11 settembre alle 18. Associazioni unite per chiedere corridoi umanitari sicuri, accoglienza degna, chiusura dei centri di concentrazione e detenzione e la costituzione di un vero sistema di asilo europeo

Si terrà a Pisa la 'Marcia degli Uomini Scalzi' in sostegno delle richieste di cambiamento delle politiche migratorie europee e globali. L'appuntamento è fissato per l'11 settembre in Piazza Garibaldi alle ore 18. 

"E' arrivato il momento di decidere da che parte stare" è il monito. "E' vero – si continua a leggere sul volantino della manifestazione – che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte".

"La migrazione assoluta richiede di spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno. Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro".

Tra i primi firmatari si trovano: ASGI, Arci Pisa, Arci Valdera, Arci Valdarno Inferiore, CGIL PISA, Libera, Africa Insieme, Rebeldia, ORISS, Soleterre - Strategie di Pace ONLUS, Associazione Eunice, Comitato A. Langer Possibile Pisa, Sinistra Per..., Un ponte per - comitato toscano.

"E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti".

Ecco quindi i primi cambiamenti necessari che la manifestazione intende sostenere:

1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature

2. accoglienza degna e rispettosa per tutti

3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti

4. Creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino

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