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Cronaca

Disastro di Marcinelle: "Giusto ricordare il sacrificio di tutti gli italiani che emigrarono"

L'intervento della vicesindaco di Pisa, Raffaella Bonsangue, in occasione della Giornata nazionale del sacrificio del lavoro

Ricorreva ieri, 8 agosto, il 63° anniversario della tragedia della miniera di Bois du Cazier, a Marcinelle, in Belgio, dove nel 1956 perirono 262 minatori. Il disastro resta impresso nella memoria collettiva nazionale perché gli italiani che vi persero la vita sono stati 136, più della metà del totale. Un dramma terribile, con vittime di undici nazionalità diverse, di cui nove di paesi europei.  Nel giorno della sciagura di Marcinelle, viene celebrata ogni anno la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro. 

Per ricordare la tragedia è intervenuta il vicesindaco di Pisa, Raffaelle Bonsangue. "L’8 agosto di 63 anni fa - scrive la vicesindaco - avveniva la tragedia di Marcinelle, quando in una miniera di carbone in Belgio morirono 262 persone di cui 136 italiani. Nel rispetto dei morti, dei loro familiari e dei superstiti e in memoria di questi drammatici fatti è giusto oggi ricordare tutti gli italiani che per lavorare furono costretti a emigrare all’estero e morirono per cause di lavoro. Seppero dare il proprio contributo ai paesi che li ospitarono, adattandosi a fare i lavori più diversi e umili con sacrificio, umiltà e grande senso di responsabilità e del dovere. E seppero anche contribuire con le rimesse che inviarono alle famiglie d’origine al boom economico dell’Italia che usciva distrutta dalla guerra. Il pensiero e la riflessione di tutti, oggi, deve andare a loro".

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