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Cronaca

"Mi hanno minacciato di morte": la denuncia dell'assessore Buscemi

E' lui stesso a raccontare della lettera proveniente da Firenze. Poi l'attacco: "La Casa della Donna è una sorta di mandante morale"

Una lettera da Firenze, senza nome, con chiare intimidazioni. E' lo stesso destinatario a denunciare il suo contenuto, l'assessore alla cultura Andrea Buscemi, la cui nomina è da tempo al centro delle polemiche per la sua nota vicenda giudiziaria.

Buscemi informa di aver già sporto denuncia contro l'anonimo. Poi parla di cosa c'è scritto nella missiva: "Tralasciando le offese, piuttosto pesanti, e la minaccia per la mia vita, il latore mi invita tra l'altro a vergognarmi '...a portare il tuo essere da persecutore di donne...', ad andarmene via dal Comune di Pisa 'finchè sei in tempo...non sto scherzando per nulla...'; '...se fossi in te sarei scappato da Pisa per andare altrove ma sei troppo pieno di te ma vuoto d'anima...'(sic), consigliandomi tra l'altro di mettermi '...una maschera da lottatore messicano...', e preannunciando (dopo varie invettive) che '...occhio dalle parole le donne di Pisa passeranno ai fatti molto pesanti...'".

E' preoccupato del "clima che si è venuto a creare attorno a una vicenda che dovrebbe considerarsi chiusa da tempo, e che solo l'atteggiamento scriteriato di taluni ha fatto riemergere con un'enfasi pericolosissima. Un'enfasi che non avrebbe nessuna ragion d'essere ma che, com'è evidente, può trascinare le menti più fragili e suggestionabili a compiere gesti inconsulti".

"Non ho affatto paura di minacce siffatte - prosegue l'assessore - anzitutto perchè so di non meritarmele, ma soprattutto perchè il clima si è talmente esacerbato da ritenerle perfino inevitabili". Ripercorre poi queste ultime settimane, dalla petizione online ("che si basa in sostanza su una grave diffamazione" e di cui "la coordinatrice dell'iniziativa sarà chiamata a rispondere in sede opportuna"), ai sit-in di protesta, fino agli interventi di vari politici. "Un crescendo di pestaggio e di fango verso il sottoscritto che è culminato nell'invasione niente affatto pacifica (persone del mio entourage sono state aggredite verbalmente e rincorse fin nel mio ufficio) del primo Consiglio Comunale".

Per Buscemi c'è un responsabile, la Casa della Donna di Pisa. Per lui l'associazione "ha fatto regredire la vicenda alla 'cultura del nemico': gli esempi da me citati solo pochi giorni fa non mi sembrano affatto peregrini. "Se qualcosa dovesse succedermi - insiste l'assessore - voglio che si sappia che considero la Casa della Donna di Pisa una sorta di mandante morale (consapevole o meno ha poca importanza) di ben più gravi azioni di quelle a cui abbiamo sinora assistito".

Rincara poi la dose: "Alla presidente di questa associazione non è bastata la querela per atti persecutori da me presentata: e a questo punto non posso che considerare il gruppo in questione come affetto da una particolare propensione a violare le regole democratiche e la Legge stessa. Dimostrandosi anche peggio di quello che pensavo, l'associazione si è fatta istigatrice d'odio e di un'incomprensibile 'vendetta' (sebbene nel mio comportamento odierno e passato non ci sia proprio nulla di cui si debba vendicarsi)".

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