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Misericordia, i Cobas: "Chiesto aumento ore di solidarietà"

Il sindacato ritiene indispensabile il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici del territorio per cercare di risolvere la situazione di crisi che sta vivendo l'ente pisano

Si apre un altro capitolo sulla vicenda della Misericordia di Pisa alle prese da mesi con un periodo particolarmente difficile visto il debito milionario a cui far fronte. Dopo un anno di commissariamento e l'applicazione di 70 contratti di solidarietà, la Misericordia di Pisa ha riferito ai sindacati, come comunicato dai Cobas, l'intenzione di aumentare la solidarietà dal 33 al 50% dell'orario di lavoro per tutti i dipendenti, altrimenti potrebbero scattare i licenziamenti.

"Nei giorni scorsi - spiegano i Cobas - il personale si è espresso contro ogni ulteriore aumento delle ore di solidarietà, ma i responsabili della Misericordia non hanno comunque presentato un piano industriale di rilancio, né rafforzato la presenza nei servizi come il trasporto sanitario e sociale, anzi assistiamo a un progressivo abbandono degli stessi. E' evidente che la loro intenzione sia quella di ridurre drasticamente l'oganico dei dipendenti".

Infine, il sindacato di base ritiene "indispensabile aprire una vertenza che coinvolga tutti i soggetti pubblici del territorio perché se il personale attualmente in organico è in eccesso ai reali bisogni della Confraternita (ma nessuno potrà dimostrare che con i volontari è possibile gestire servizi complessi), ad oggi non esistono certezze per ricollocare lo stesso" e invitano "Opera Primaziale, Arcivescovado e associazioni di volontariato a farsi avanti senza sottrarsi all'impegno morale per l'assunzione di parte del personale, per questo Comune, Provincia e Regione Toscana dovranno fare la loro parte prima che sia troppo tardi". (fonte Ansa)

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