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Cronaca

Confcommercio scende in piazza contro la pressione fiscale

Anche il ramo pisano dell'associazione di categoria parteciperà alla mobilitazione nazionale del 28 gennaio, che vedrà uniti imprese, istituzioni, categorie, sindacati e lavoratori

Il 28 gennaio sarà mobilitazione nazionale. Lo ha deciso Confcommercio Imprese per l'Italia, per sostenere una nuova stagione di crescita, contro la pressione fiscale. E anche la nostra provincia scenderà in campo per far sentire la propria voce. "Come Confcommercio Pisa saremo protagonisti di una grande iniziativa di mobilitazione locale e di coinvolgimento delle massime autorità politiche, economiche e sociali - afferma il presidente Luca Ciappi - è tempo di mobilitarsi, tutti insieme, imprese, istituzioni, categorie, sindacati, lavoratori, perché se le imprese continuano a chiudere, presto chiuderà l'intero paese. E' tempo di mobilitarsi contro una tassazione impossibile, ormai al 57%, ed una burocrazia drammaticamente costosa e pervasiva. Un'azienda italiana impiega 36 giorni lavorativi per seguire le proprie vicende fiscali, per una media di 120 adempimenti all'anno, il 76% in più rispetto alla media europea. Aprire una impresa in Italia - prosegue Ciappi - costa il 18,6% del reddito pro capite, molto di più del 5,6% della media europea".

Da Confcommercio fanno presente che la situazione è grave: il 2012 è il peggiore anno dei consumi dal secondo dopoguerra e il sentiment di imprese e famiglie è inevitabilmente a terra, a partire dalle sempre maggiori difficoltà sul mercato del lavoro. A novembre gli occupati si sono ridotti di 42 mila unità rispetto ad ottobre, mentre da giugno 2012 si sono persi 192 mila posti di lavoro.

"Siamo al limite della sopportazione sociale - sottolinea ancora il presidente di Confcommercio Pisa - per questo consideriamo necessario scongiurare il già previsto aumento dell'Iva, ed è doveroso far ripartire i consumi, allentare sensibilmente la pressione fiscale, restituire ossigeno al sistema delle piccole e medie imprese e alle famiglie, attenuando pesantemente le politiche di austerità messe in campo sino ad oggi. Questi sono alcuni dei temi al centro della mobilitazione del prossimo 28 gennaio insieme a molti altri: dal credito alla sicurezza, dai ritardi nei pagamenti agli sprechi della pubblica amministrazione. Vogliamo che da Pisa parta un messaggio forte e chiaro: liberiamo le imprese, facciamo crescere il paese”.

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