rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Case popolari a Sant'Ermete: "Modificare il progetto per case più grandi"

I sindacati inquilini sostengono e rinnovano la richiesta degli abitanti di prevedere soluzioni abitative adatte a famiglie più numerose: "No a nuclei di 4 persone in 45 metri quadri"

Sicet e Unione Inquilini, con i responsabili pisani Daniele Cosci e Virgilio Barachini, sostengono le proteste dei residenti di Sant'Ermete sulle misure delle abitazioni popolari in costruzione nel quartiere. La mobilitazione del comitato è di vecchia data: oltre un anno fa ad esempio fu promosso il referendum sul progetto, con criticata proprio la previsione delle case erp con una sola camera, quindi non adatte ad ospitare famiglie con più di tre persone. 

I sindacati ricordano che il progetto, risalente al 2011 ed approvato dal Comune di Pisa con il Masterplan del 2013, prevede la costruzione di due immobili di 7 e 5 piani, con rispettivamente 39 e 33 minialloggi popolari dove prima sorgevano 4 vecchi edifici con complessivi 48 alloggi popolari costruiti nel 1948 e demoliti lo scorso anno. "Dopo avere letto la Relazione del 6/4/2016 sullo stato di attuazione del Programma di riqualificazione del quartiere, avevamo paventato le difficoltà e chiedevano di fare chiarezza sui finanziamenti che erano venuti a mancare, ma avevamo anche denunciato all'Apes che non era possibile accettare un piano di costruzione che prevedeva alloggi abitabili solo da nuclei di due persone; mentre, assurdamente, per la L.R. n. 2/2019 sull'erp, sarebbe lecito perfino assegnare un alloggio composto da un ingresso/soggiorno/cucinotto + una camera e un bagno (due vani utili), con superfici comprese tra 45 e 48 mq, a nuclei composti sino a 4 persone adulte, senza che si abbia sovraffollamento!".

"Comprendiamo e sosteniamo la giusta protesta degli attuali assegnatari residenti nelle case popolari di Sant'Ermete che saranno trasferiti nei 70 nuovi alloggi in costruzione - aggiungono Cosci e Barachini - in particolare delle famiglie composte da tre o più adulti, molte delle quali ora abitano in alloggi sicuramente fatiscenti, ma di 54 mq". La proposta è quindi quella di "invitare Apes a rivedere, come già fatto altre volte, il progetto costruttivo per ottenere meno alloggi, ma con almeno una trentina di alloggi di 3 vani e 65/70 mq per 3 o 4 persone e i rimanenti di 45/48 mq per 1 o 2 persone".

Ribadito anche il tema del recupero degli alloggi vuoti, cioè la "necessità di utilizzare per l'emergenza abitativa tutti gli alloggi attualmente vuoti esistenti nelle case popolari di Sant'Ermete, e quelle che lo saranno quando avverrà il trasferimento delle famiglie residenti nelle case popolari di Sant'Ermete nei nuovi alloggi oggi in costruzione, previo adeguato finanziamento in bilancio comunale per rendere abitabili (provvisoriamente) i vecchi alloggi rimasti vuoti in attesa di una, secondo noi, molto futura demolizione per completare la costruzione dei programmati 256 alloggi popolari, al posto dei 216 esistenti sino al 2015, con la indispensabile riqualificazione dell'intero quartiere promessa da Comune e Regione nel 2011".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Case popolari a Sant'Ermete: "Modificare il progetto per case più grandi"

PisaToday è in caricamento