Sicurezza stradale: la Prefettura lancia il monitoraggio su ponti e viadotti
Polizia e Carabinieri saranno impegnati in tutta la provincia per riconoscere i casi con più necessità di manutezione. Lo scopo è programmare con gli enti territoriali le relative misure più urgenti
In Prefettura, il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, ha esaminato la problematica delle condizioni di sicurezza dei ponti e viadotti della provincia di Pisa, alla luce anche del crollo del viadotto avvenuto a Fossano (Cuneo), al fine di avviare mirate iniziative sulle condizioni di sicurezza degli stessi. Gran parte di essi infatti risultano essere costruiti in epoca remota e tutt'ora utilizzati anche per il transito di mezzi pesanti, spesso con carente manutenzione, diffusi segni di degrado, assenza di vigilanza e di investimenti.
Tutte condizioni che, nell'insieme, "rappresentano segnali indicativi della necessità di un approccio sinergico alla tematica - scrive la Prefettura - nell'intento di assumere con gli Enti pubblici, a diverso titolo coinvolti, ogni adeguata misura che consenta, se del caso, una complessiva revisione delle misure di sicurezza stradale, qualora i manufatti non siano più ritenuti capaci di consentire il transito veicolare di mezzi pesanti in condizione di sicurezza".
"A tal fine è stata condivisa l'opportunità di costituire un apposito 'gruppo di lavoro' che, oltre alle rappresentanze delle Forze dell'Ordine, coinvolga anche i Comuni, le Polizie Municipali, la Provincia, l'Anas, l'ex Genio Civile e soprattutto la comunità scientifica, in particolare l'Università Statale di Pisa, per attivare, in un quadro organico supportato dagli enti a competenza tecnica, un monitoraggio dei vari siti della Provincia sui quali si riterrà opportuno attivare interventi finalizzati a prevenire ogni possibile situazione di rischio per la pubblica incolumità".
Il prefetto Attilio Visconti ha quindi incaricato il Questore di Pisa di disporre tramite i dirigenti dei Commissariati una ricognizione presso i Comuni ricadenti nel territorio di competenza dei ponti e viadotti esistenti, con maggiore riguardo a quelli per i quali si profilano situazioni di maggiore vulnerabilità. Analoga iniziativa verrà intrapresa dal Comandante Provinciale dei Carabinieri per la parte di competenza dell'Arma.