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Cronaca

Morto impiccato al Lux: archiviata l'indagine della Procura

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la chiusura del caso non incriminando gli indagati. Il giovane 27enne è quindi deceduto a seguito di un tragico incidente

L'indagine per omicidio colposo sulla morte di Raphael Schumacher non ha evidenziato per la Procura alcuna responsabilità per gli indagati, cioè i due direttori artistici del Lux e gli organizzatori della serata in cui l'attore ha perso la vita. Nessun elemento sostanziale di prova è stato riscontrato, cosi presso il Gip c'è stata la richiesta di archiviazione poi accolta.

La notte fra il 30 ed il 31 gennaio il giovane attore non professionista, originario di Como, stava mettendo in scena al Teatro Lux un suicidio. Gli elementi di fatto hanno fatto propendere inquirenti e giudice per la tragica fatalità: la natura dell'incontro era informale, una riunione fra amici di fatto, senza che ci fosse un biglietto o un legame formale/contrattuale con l'organizzazione. Non sono state evidenziate mancanze sul lato della sicurezza, e Schumacher stesso ha cambiato il finale della propria parte utilizzando un cappio invece di una pistola.

Secondo la ricostruzione dei fatti quindi l'attore, con addosso una maschera, sarebbe scivolato dal piedistallo dove si trovava rimanendo impiccato. Quando una spettatrice, studente di medicina, si è accorta che c'era qualcosa che non andava era già troppo tardi. Alcuni giorni dopo il giovane 27enne si è spento in ospedale.

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