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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Porta a Lucca

Moschea a Pisa, NCD: "Troppo vicina alla Torre: rischio attentati"

Il Nuovo Centrodestra di Pisa interviene sulla costruzione, ormai prossima, del luogo di culto nel quartiere di Porta a Lucca, sottolineando come l'edificio richiamerà un numero elevato di fedeli che renderanno difficili i controlli

Si torna a parlare della costruzione della Moschea a Pisa, nel quartiere di Porta a Lucca, che nei giorni scorsi ha portato a numerose prese di posizione, alle quali si aggiunge quella del gruppo consiliare del Nuovo Centrodestra di Raffaele Latrofa. "Il Sindaco sostiene che gli abitanti di Porta a Lucca erano consenzienti: ci piacerebbe sapere quando sono stati consultati e in che modo - affermano dal Coordinamento provinciale NCD Pisa - NCD ritiene che chiudere gli occhi davanti alle preoccupazioni dei cittadini, come fanno certi esponenti della sinistra, sia profondamente sbagliato. I problemi ci sono, e non è mettendo la testa sotto la sabbia che si risolvono. Anzi, negandoli e inneggiando al multiculturalismo, si rischia di alimentare la demagogia e di sbarrare davvero la strada ai processi di comprensione e di corretta integrazione. I cittadini pisani possono star sicuri che NCD appurerà e controllerà che non vengano impiegati soldi pubblici".

Poi il partito politico si concentra su alcuni aspetti più generali, quelli forse che preoccupano, visti i tempi difficili, la maggior parte della popolazione. "Ribadiamo il rispetto per tutte le fedi e auspichiamo che nessuno pensi a una guerra di religione, che, all’interno dell’Islam, rafforzerebbe le correnti radicali. Difendiamo il pieno diritto di tutti a seguire il proprio culto - affermano - ci piacerebbe che questo principio, largamente applicato in Italia in ottemperanza alla nostra Costituzione, fosse riconosciuto anche in quei paesi dove per cristiani, yazidi, ebrei, e addirittura per i musulmani sciiti, ormai è molto difficile non solo praticare il culto, ma anche sopravvivere fisicamente. Da questo punto di vista ci aspettiamo che le comunità islamiche presenti nel nostro territorio si dissocino con chiarezza dall’Islam radicale e jihadista. Purtroppo invece una delle preoccupazioni maggiori che emerge dall’opinione pubblica, anche pisana, è quella della predicazione violenta, che talora in Occidente viene fatta dentro le moschee, alimento e benzina per le cellule terroristiche che operano qui o si recano a combattere altrove. È evidente che si tratta di un problema enorme, aggravato dal fatto che la predicazione spesso non viene fatta in italiano. Su questo punto il nostro partito non potrà che stimolare il governo a intensificare i controlli, imponendo l’uso dell’italiano nella predicazione".

Secondo il Nuovo Centrodestra non è stata poi valutata dal Comune di Pisa, che ha concesso l'autorizzazione alla costruzione, la localizzazione così vicina al Duomo, "non si è pensato che questa vicinanza, data la notorietà mondiale della Torre, con il gran numero di musulmani che verrebbero richiamati nella zona senza adeguate possibilità di controllo, aumenterebbe non poco il rischio di un attentato clamoroso: nel clima di sfida mortale che l’Islam radicale ha lanciato contro l’Occidente e la cristianità. Lo stesso vale per l’aeroporto e, sempre in zona, per il Camp Darby. A Lucca, dove la presenza di comunità islamiche è paragonabile, se non maggiore, a quella di Pisa, si è scelto di autorizzare il luogo di culto lontano dal centro urbano, in un luogo ospitale e facilmente accessibile anche con l’autostrada".

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