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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Movida, i locali insorgono: "Che sanzionino gli abusivi e gli irregolari!"

Dopo la stretta sui locali notturni, Confcommercio sottolinea che in questo modo abusivi e imprenditori regolari vengono messi sullo stesso piano dai numerosi controlli che le forze dell'ordine stanno effettuando in queste sere d'estate

Dopo il bilancio del Controlli sulla movida a Pisa: bilancio attività per contrastare il commercio e la vendita abusiva di bevande alcoliche, il disturbo del riposo notturno dei residenti e per tutelare il decoro dei monumenti, Confcommercio storce il naso per gli eccessivi controlli a danno dei locali del centro cittadino, molti dei quali sono stati sanzionati per il mancato rispetto di norme e requisiti.

“La battaglia decisiva per una movida sostenibile è soprattutto quella contro i venditori abusivi e irregolari di alcolici - afferma Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Pisa - per questo consideriamo un grave errore equiparare la necessaria e auspicabile azione di contrasto ai venditori abusivi rispetto a quella rivolta verso i pubblici esercizi regolari. Così, l'operazione 'Prove di Piazza', nata in origine proprio per contrastare i sempre più numerosi e incontrollati venditori abusivi di alcolici che infestano le strade pisane, si è risolta nei numeri come una operazione svolta in gran parte a danno delle normali attività commerciali. Giusto fare i controlli e sanzionare chi sbaglia, ma la vera emergenza resta quella degli abusivi e degli irregolari".

"Ora, comprendiamo che per forze dell'ordine e autorità di controllo sia molto più facile ispezionare e sanzionare un normale pubblico esercizio rispetto a persone e gruppi itineranti pronti a scappare e comunque, spesso non facilmente perseguibili per mancanza di documenti in regola e altro - prosegue Pieragnoli - eppure, l'unica strada da seguire è quella della lotta senza quartiere agli irregolari, se vogliamo davvero valorizzare una movida positiva e debellare quella cattiva, alimentata da una offerta incontrollata di alcolici, incentivata da minimarket che non rispettano orari né regole, rivendite all'ingrosso che svolgono attività di dettaglio, singole persone dedite a queste attività illegali. Gli stessi cittadini e residenti vengono tutelati e garantiti dalla presenza di attività commerciali e locali, presidi naturali di legalità, di sicurezza e di vivibilità, a cospetto del far west generato dagli abusivi".
 

Sul tema, Massimo Rutinelli, presidente del Centro Storico di Confcommercio Pisa, lancia una provocazione: “Dovremmo provare a chiudere una sera tutti i locali del centro storico, una serrata notturna delle attività e dei locali in regola, così tutti coloro che contano e decidono, potrebbero vedere e toccare con mano da quali personaggi sarebbe gestita la città. Non vogliamo la medaglia, ma noi siamo quelli che teniamo vivo il centro storico, che investono, con grandi sacrifici personali, soldi propri in un momento difficile. Il giochino tolleranza zero nei nostri confronti e scarsa attenzione invece nei confronti di tutti gli altri, a partire da quei minimarket aperti 24 ore su 24 ininterrottamente, non ci convince per niente. Le regole vanno rispettate da tutti, ma debbono poter essere decise attraverso un dialogo comune”.

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