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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Movida, un valore aggiunto per il turismo: "Togliamo il marcio che prolifera in centro"

E' la proposta di Confcommercio Pisa per cercare di eliminare l'illegalità delle notti pisane. Il problema, per l'associazione di categoria, sta nella vendita abusiva di alcolici e nei minimarket che non rispettano le regole

Per arginare la mala movida? Stroncare il traffico illegale e abusivo di somministrazione di bevande alcoliche e far pagare le multe a minimarket e venditori abusivi. E' questa la ricetta di Confcommercio Pisa per cercare di trasformare in un'opportunità quello che fino ad oggi è considerato un grave problema: il divertimento notturno.
Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio, spiega: “Non capisco l'interesse di alcuni comitati a criminalizzare ingiustamente locali e bar del centro storico, gli unici che rispettano le regole e che rappresentano un vero baluardo a difesa della legalità, del decoro, del consumo consapevole e responsabile. Pisa si trasforma ogni fine settimana in una kasbah inaccettabile, vittima di venditori abusivi che percorrono indisturbati strade e vicoli e di minimarket che riversano fiumi di alcool fuori da ogni controllo. Possibile che ogni giovedì mattina i supermercati di Pisa vengano sistematicamente presi d'assalto da persone varie che acquistano quantità incredibili di alcolici stipati in decine di carrelli, rivenduti poi ai minimarket o direttamente in strada? E' questo traffico indegno che va stroncato, se vogliamo risolvere il problema alla radice, magari realizzando finalmente una volta per tutte una task force di coordinamento tra tutte le forze dell'ordine”.

Alessandro Trolese, presidente del Centro storico di ConfcommercioPisa, riscopre il significato positivo della parola di origine spagnola: “Movida significa semplicemente intensa, divertente e vivace vita notturna, propria delle città spagnole e non solo, che su questo fenomeno di aggregrazione hanno acquisto bottiglie movida supermercato 1-2costruito negli anni un vero e proprio business turistico. Perchè da noi non può accadere lo stesso?" si domanda Trolese, che respinge ogni ipotesi di trasferimento del divertimento fuori dal centro: “Non capisco chi abbia interesse a spostare il divertimento altrove, penalizzando gravemente l'intero centro storico di Pisa e aumentando proporzionalmente i rischi di violenza, microcriminalità e insicurezza. Una proposta francamente irricevibile”.

Il presidente del Centro storico lancia una proposta: “Facciamo un esperimento: proviamo prima a togliere tutto il marcio che oggi prolifera per le vie e le piazze del centro, sbandati, spacciatori, abusivi, criminali e poi vediamo se la movida è un fenomeno negativo oppure no. Piazza dei Cavalieri è un esempio: lì non ci sono attività di pubblico esercizio, eppure è ogni volta devastata da bottiglie e degrado senza fine. Perchè il problema non sono i locali, come qualcuno vorrebbe o a interesse a far credere, ma gli abusivi e tutto coloro che operano fuori della legalità. Dovremmo fare come altre città che hanno imposto la chiusura alle ore 21 dei minimarket di frutta e verdura, che non hanno licenza di somministrazione, e che oggi vendono liberamente alcolici fino al mattino”.

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