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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Pomarance

Geotermia: il Consiglio regionale chiede il ripristino degli incentivi

La geotermia continua ad essere al centro dell'attenzione in Toscana dopo i tagli per il settore annunciati dal governo e la protesta dei territorio di Pomarance

Incentivi statali per le energie rinnovabili al centro del Consiglio regionale di ieri, martedì 26 febbraio. L'Aula si è concentrata sul decreto di circa tre mesi fa del governo nazionale, per il quale una mozione approvata in Consiglio chiede una modifica a tutela della geotermia. L’atto è stato illustrato in Aula dal consigliere Andrea Pieroni (Pd) e approvato a maggioranza.

La mozione presentata da Andrea Pieroni e Alessandra Nardini (e sottoscritta anche da altri consiglieri del gruppo Pd, Antonio Mazzeo, Leonardo Marras, Gianni Anselmi, Valentina Vadi, Stefano Baccelli, Simone Bezzini, Stefano Scaramelli, Elisabetta Meucci, Fiammetta Capirossi e Giacomo Bugliani) impegna la Giunta regionale ad “attivarsi con immediatezza nei confronti del Governo, nonché in sede di conferenza Stato-Regioni, affinché il testo del richiamato schema di decreto ministeriale venga da subito modificato nell’ottica sia degli obiettivi al 2030 in materia di diffusione di tecnologie rinnovabili, di contrasto ai cambiamenti climatici ed economia circolare, sia della tenuta occupazionale e degli investimenti nel settore della geotermia”. Si chiede, dunque, l’impegno della Giunta nei confronti del governo e in sede di conferenza Stato-Regioni, per ottenere una modifica del decreto e il ripristino degli incentivi alla geotermia.

“Questa mozione risale a qualche tempo fa e avrei auspicato che a fine febbraio 2019 le cose fossero cambiate, ma non è stato così”, ha affermato Pieroni, “anzi il quadro è ancora più allarmante, soprattutto per una regione come la nostra, dove il rapporto con la geotermia è davvero un binomio inscindibile”, ha affermato il consigliere, definendo la geotermia una “risorsa rinnovabile, costante nella disponibilità e inesauribile”. “Poche settimane fa la Toscana si è dotata di una legge innovativa sulla geotermia - ha continuato Pieroni - una legge che fa scuola, che guarda alla tutela ambientale, al controllo sugli impianti, alle ricadute occupazionali, definendo un quadro di garanzie sia per gli investitori che per i cittadini”.

Secondo Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) “gli incentivi per le energie rinnovabili devono andare a chi rispetta un determinato tetto di emissioni, e questo vale anche per la geotermia”, ha affermato; “così come è sbagliato non utilizzare tutte le leve disponibili per spingere ad adottare migliori tecnologie”. Fattori ritiene, infine, “pericoloso percorrere la strada delle monoculture produttive”, e parla di una mozione “vaga, che non fa distinzioni”.

Per Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt), “è un bene che non ci siano incentivi per la geotermia, che non può essere inserita nelle fonti veramente rinnovabili come il sole, il vento e le onde marine”. “Non condivido questa mozione - ha concluso - inviterei a non bypassare come al solito le conseguenze e le ricadute sull’impatto sanitario sulle persone”.

“Intervengo in punta di piedi, reduce da una visita a Larderello - ha esordito Serena Spinelli (Art. 1 Mdp) - e faccio appello a che i sindaci dei territori interessati dalla geotermia vengano ascoltati. Non è corretto non dare udienza a un mondo come questo. Inviterei ad un approccio laico per consentire ai territori di esprimersi, investendo in riduzione delle emissioni e quindi facendo ricerca e innovazione”.

“No ai falsi allarmismi”, ha affermato Giacomo Giannarelli (M5S), chiarendo che con il Fer 2 il Governo, dopo una fase di ascolto di lavoratori, cittadini e imprese, offrirà una disciplina più organica per la geotermia, guardando all’abbattimento delle emissioni, in un regime di concorrenza. “Assicuro che gli interessi toscani sono pienamente rappresentati - ha concluso - il sottosegretario verrà presto a visitare le aree geotermiche della nostra regione”.

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