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Cronaca

No Tav, protesta in Consiglio Comunale: blitz degli attivisti pisani

Un gruppo di contrari all'Alta Velocità ha fatto irruzione nella sala consiliare di Palazzo Gambacorti per chiedere la discussione di una mozione sul caso dell'attivista che ha denunciato di essere stata picchiata e palpeggiata dalla Polizia

Attimi di tensione ieri pomeriggio in Consiglio Comunale a Pisa per una mozione urgente respinta dalla maggioranza di centrosinistra sul caso di Marta, l'attivista No Tav pisana che ha denunciato di essere stata malmenata e palpeggiata dagli agenti di Polizia durante gli ultimi disordini a Chiomonte. Alcuni attivisti infatti hanno fatto irruzione per protestare nell'aula dove era in corso l'assemblea cittadina. Il Consiglio è stato immediatamente sospeso.

A innescare la protesta di alcune decine di contrari all'Alta Velocità è stata la mancata concessione dell'inversione dell'ordine del giorno che in serata avrebbe permesso di discutere la mozione presentata dal gruppo consiliare di Rifondazione Comunista-Una città in comune. Al voto contrario della maggioranza i militanti No Tav hanno interrotto bruscamente i lavori dell'assemblea e sono entrati all'interno della sala del Consiglio a Palazzo Gambacorti. Era stata la consigliera di maggioranza di Sel, Simonetta Ghezzani, a chiedere un voto per ottenere l'inversione dell' ordine del giorno, ma l'accordo non c'era e il parere contrario ha vinto. ''Anche perché - ha spiegato Patrizia Bongiovanni, vicecapogruppo Pd - avremmo dovuto discutere di questioni altrettanto importanti come l'emergenza abitativa e invece adesso non sarà più possibile farlo fino a settembre. Non è in discussione la solidarietà nei confronti dell'attivista pisana che ha denunciato le violenze subite dalla Polizia, ma non si può pretendere di dettare l'agenda politica alzando la voce e interrompendo i Consigli Comunali''.

Per tutto il pomeriggio, infatti, le diplomazie politiche hanno lavorato per arrivare a un testo unitario tra maggioranza e opposizioni, ma in serata quando si è capito che la discussione sarebbe stata posticipata è scoppiata la protesta No Tav. La sala è stata vigilata da agenti di Polizia Municipale e Digos.

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